22 Giugno 2015, h. 12:17
Frena la discesa dei tassi di interesse pagati dalle imprese: 2,28% ad aprile, +1 p.b rispetto a marzo. Gli effetti della crisi greca possono condizionare gli investimenti, ritornati in positivo dopo 15 trimestri
Nella giornata in cui il Consiglio europeo discute la situazione della Grecia in merito alla scadenza del 30 giugno relativa all’accordo con il fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) si osserva che il perdurare della crisi greca – e il rischio di contagio ai Paesi dell’area euro più deboli sul fronte delle finanze pubbliche – può influenzare negativamente la fase ripresa, con un impatto negativo su tassi di interesse, investimenti, produttività e crescita.
In relazione al costo del credito si osserva che ad aprile 2015 in Italia le società non finanziarie pagano sui nuovi finanziamenti un tasso di interesse del 2,28%, di 26 punti base superiore a quello medio dell’Eurozona a 19 (2,02%); i tassi pagati dalle imprese ad aprile interrompono la discesa (erano al 2,27% a marzo) dopo che a marzo – anche grazie all’avvio del programma di Quantitative easing (QE) – erano scesi di 14 punti base rispetto a febbraio.
Un inasprimento del costo del credito avrebbe conseguenze particolarmente pesanti sulle imprese che registrano il persistere di un calo dei prestiti che ad aprile 2015 scendono del 2,2% rispetto ad un anno prima, stabile rispetto al -2,2% di marzo e in riduzione rispetto al -3,0% di febbraio. In particolare va segnalato che un più elevato costo del credito può influenzare negativamente gli investimenti dopo che al I trimestre 2015 si è registrato un loro ritorno alla crescita su base annua (+0,4% rispetto il I trimestre 2014), dopo un calo tendenziale durato per 15 trimestri consecutivi.
Tasso alle imprese in Italia e nell’Eurozona a 19 negli ultimi 5 anni
(Aprile 2010-Aprile 2015; tassi % medio nuovi prestiti – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca Centrale Europea)
Dinamica dei prestiti bancari a imprese non finanziarie negli ultimi 5 anni
(Var. % tendenziale corrette con le cartolarizzazioni – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d’Italia)
Dinamica tendenziale investimenti
(I trim-. 2011-I trim. 2015 – valori concatenati, dati destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)
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