20 Aprile 2015, h. 13:29
STUDI – Politiche europee di austerità e lo spread dell’economia reale tra Usa -Eurozona
Nel confronto tra il 2008 – primo anno della Grande crisi – e il 2015 si osserva che negli Usa il Pil è cresciuto del 11,9% mentre nell’Eurozona è ancora ai livelli pre crisi (0,0%). Il tasso di disoccupazione negli Usa è tornato al 5,5%, inferiore di 0,3 punti il livello pre crisi (5,8%) mentre in Uem è le persone in cerca di lavoro sono salite dal 7,6% al 11,1%.
In parallelo gli Stati Uniti hanno gestito una politica fiscale fortemente espansiva con un deficit pubblico (indebitamento netto) che mediamente tra 2008 e 2015 è stato dell’8,2% del Pil più che doppio della media del 3,8% in Uem ed un debito pubblico che è salito di 32,1 punti di Pil (dal 72,8% del 2008 al 105,1% del 2015) a fronte di un incremento che si ferma a 24,9 punti in Uem.
A margine di tale confronto per l’Italia si registra un più basso profilo della crescita e una maggiore restrizione della politica fiscale. Tra il 2008 e il 2015 in Italia il Pil scende del 7,5%, la disoccupazione sale al 12,6%, a fronte di un deficit di bilancio medio del 3,4% del Pil, 0,4 punti di maggiore restrizione rispetto alla media Uem; la maggiore intonazione restrittiva è principalmente causata dalla pressione del debito pubblico che, nel periodo esaminato, sale di 31,5 punti.
PIL: Usa, Uem e Italia a confronto
(2008-2015 – indice 2008=100 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Fmi)
Tasso di disoccupazione: Usa, Uem e Italia a confronto
(2008-2015 – % della forza lavoro – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Fmi)
Indebitamento netto AP: Usa, Uem e Italia a confronto
(% del Pil, 2008-2015 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Fmi)
Debito pubblico: Usa, Uem e Italia a confronto
(% del Pil, 2008-2015 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Fmi)
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