20 Aprile 2015, h. 13:04
Confartigianato Crotone e Catanzaro approvano le regole antimafia
Come annunciato nei giorni scorsi, il 17 aprile, il Consiglio Direttivo di Confartigianato Crotone, convocato dal Presidente Carmine Corigliano, alla presenza di Salvatore Lucà, coordinatore dell’iniziativa e dei rappresentanti dell’Associazione di Catanzaro, il Presidente Maria Moniaci, il segretario Raffaele Mostaccioli, il dirigente Salvatore Stanca, ha adottato all’unanimità il nuovo regolamento interno, insieme con il codice etico di Confartigianato Imprese nazionale, aggiungendo un nuovo articolo che fissa precisi requisiti di onorabilità che devono avere i soci di Confartigianato. L’articolo approvato recita:
“GLI IMPRENDITORI ASSOCIATI, ARTIGIANI, COMMERCIANTI, IMPRENDITORI DEL TURISMO E DEI SERVIZI, CHE VERRANNO RINVIATI A GIUDIZIO PER REATI DI MAFIA O CHE NON DENUNCIANO I CASI DI ESTORSIONE ED USURA INERENTE LE LORO ATTIVITA’ VERRANNO FIN DA SUBITO SOSPESI DALL’ASSOCIAZIONE SU DELIBERATO INSINDACABILE DELLA GIUNTA ESECUTIVA”.
Inoltre in fase di iscrizione l’imprenditore dovrà sottoscrivere una prima dichiarazione che attesta di non essere rinviato a giudizio per reati di mafia o per casi di estorsioni e usura. Chi fosse già in questa in questa condizione potrà dimettersi volontariamente prima di essere sospeso a seguito dell’accertamento degli organi statuari dell’Associazione.
Un vero cambiamento della filosofia associativa che diventerà la stella polare di Confartigianato Catanzaro e Crotone nei prossimi anni e che si spera venga condivisa da tutte le altre organizzazioni datoriali calabresi del nostro Sistema e non solo, perché anche dal nostro mondo deve arrivare un segnale concreto per intraprendere quei percorsi di legalità di cui abbiamo tantissimo bisogno.
Così come preannunciato nelle settimane scorse, l’Associazione di Crotone ha già provveduto ad approvare la modifica statutaria mentre i vertici di Catanzaro hanno dichiarato che le integrazioni allo statuto saranno effettuate entro aprile o al massimo entro la prima decade di maggio.
Salvatore Lucà, nella presentazione di questa nuova importante iniziativa, ha sottolineato: “questo connubio con Confartigianato Catanzaro ci ha dato l’input per avviare percorsi associativi condivisi da entrambe le associazioni che oltre ad accompagnare e mettere in evidenza le capacità imprenditoriali degli operatori associati ci investe di quel ruolo sociale che dovrà servire a far uscire da quella spirale di illegalità, tanto di moda di questi tempi, tutti quegli artigiani e piccoli imprenditori che sono quotidianamente mortificati, vessati e/o conniventi”.
“Non a caso, tantissime volte, abbiamo recepito la volontà di tanti addirittura di non intraprendere al sol pensiero di poter entrare nel mirino della ndrangheta e delle altre cosche malavitose, una situazione veramente paradossale che di fatto sta creando un clima di demotivazione e depressione impressionante”.
“Certamente – ha dichiarato in conclusione Salvatore Lucà – questa è una strada non facile da percorrere ma necessaria: riteniamo che l’unico percorso da intraprendere per chi auspica un futuro diverso è quella della denuncia, il silenzio non paga. Chi sarà consenziente o connivente non meriterà cittadinanza in Confartigianato. Naturalmente è implicito che quando si parla di denuncia, la si intende estesa non solo alla malavita organizzata, ma anche a tutti quei burocrati e politici corrotti a cui non bisogna più fare alcun sconto. Essere Socio di Confartigianato deve significare in sintesi di essere un imprenditore serio e di possedere la giusta onorabilità per farne parte”.
Il Presidente Maria Moniaci e il Segretario Raffaele Mostaccioli hanno sottolineato: “anche Catanzaro, una volta indenne da questi fenomeni, oggi vive una situazione di insicurezza particolare. Il pericolo è quello che se si dovesse continuare sul trend degli ultimi mesi, il clima creatosi di paura, e perché no anche di omertà, potrebbe isolare il capoluogo e la sua provincia da tutto un contesto produttivo già in grande sofferenza per una crisi che è divenuta una vera storia infinita”.
“Confartigianato Catanzaro – hanno concluso – è pronta a collaborare con tutti quei soggetti istituzionali che vogliono migliorare questo stato di cose, bisogna dire convintamente no alle minacce e al silenzio tante volte connivente. Noi condivideremo convintamente e unanimamente l’iniziativa portata avanti con la struttura di Crotone, e il prossimo 24 aprile saremo inoltre presenti alla manifestazione organizzata coraggiosamente da Libera, anch’essa sempre attenta e vigile a questi fenomeni malavitosi”.
In chiusura di seduta, il Presidente Carmine Corigliano ha ringraziato “tutti per l’adesione spontanea, convinta e unanime al documento presentato che dovrà rappresentare un vero nuovo corso per tutto il mondo associativo calabrese, la nuova nostra Bibbia, questa gravissima crisi non ci permette più né di essere preda della ndrangheta né di essere condizionati da chicchessia né di essere indulgenti”.
“La nuova riorganizzazione dei servizi che proporremo con Catanzaro prossimamente e questo nuovo modo di fare associazione spero – ha concluso Corigliano – porterà quel rinnovamento e quel cambiamento che anche la nostra base associativa richiede a gran voce. Ritengo che coloro i quali per anni hanno creato un’inattività devastante debbano seriamente pensare a fare altro, le nostre imprese hanno l’esigenza di essere accompagnate dignitosamente, e di questo nuovo corso voglio ringraziare tutti coloro i quali stanno condividendo con noi il progetto, in primis Salvatore Lucà che si è fatto carico del coordinamento e della buona riuscita dell’iniziativa ormai indispensabile per riportare quella giusta serenità anche nel nostro mondo”.
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