9 Marzo 2015, h. 12:52
Europa e Stati Uniti continuano a lavorare per migliorare le condizioni commerciali sull’Atlantico
Europa e Stati Uniti continuano a lavorare per raggiungere un nuovo accordo commerciale sul libero scambio. Iniziate nel luglio 2013, le trattative sono a buon punto e lo scorso febbraio, a Bruxelles, il TTIP, acronimo di Transatlantic Tradeand Investment Partnership, ha fatto un ulteriore passo in avanti.
Le colonne portanti del Trattato sono l’abbattimento delle barriere tariffarie, i veri e propri costi degli scambi commerciali, l’eliminazione delle barriere non tariffarie, che sarebbero gli oneri burocratici di leggi e regolamenti, oltre alla tutela della proprietà intellettuale e delle indicazioni geografiche dei prodotti.
Il Trattato rappresenta una partita importante, cruciale per alcuni aspetti delle economie di Europa e Stati Uniti. L’Italia, considerando la storica vicinanza culturale, economica e commerciale con l’America del Nord, gioca un ruolo fondamentale. Le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti, infatti, rappresentano il 7,5% di tutto l’export italiano, le importazioni il 3,5% del totale. L’Italia è il terzo partner commerciale europeo per l’America, dopo Germania e Regno Unito, ma diventa il primo in assoluto se si considerano soltanto i settori legati alla piccola impresa, che, nell’ultimo anno, hanno esportato oltreoceano 7,9 miliardi di euro di prodotti, più di ogni altro paese europeo.
Forte di questi numeri, Confartigianato vede in un mercato comune maggiormente integrato un’ulteriore opportunità di riscossa per le piccole imprese del nostro Paese, nel caso in cui il Trattato creasse un mercato equilibrato nelle condizioni reciproche e nei pesi attribuiti tanto ai prodotti quanto ai servizi scambiati tra le sponde dell’Atlantico. Un’ultima condizione fondamentale, secondo l’analisi e le proposte di Confartigianato, è la tutela dei diritti della proprietà intellettuale, con particolare attenzione alla concorrenza del mercato, e delle indicazioni geografiche, crocevia fondamentale per quanto riguarda il manifatturiero e l’agroalimentare.
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