14 Luglio 2014, h. 00:00

Contraffazione, maxisequestro di ricambi ed accessori auto tra il Veneto e la Lombardia

Il 1 luglio, a Treviso, la Guardia di Finanza ha chiuso una maxioperazione anticontraffazione che ha portato all’arresto di quattro imprenditori, tra la provincia veneta e quella lombarda di Como.

Questa volta, i militari della Guardia di Finanza hanno scoperto un giro di accessori e ricambi auto contraffatti, oltre ad un’enorme quantità di gadget di case automobilistiche, di nazionali e club di calcio. Ma si sa, la contraffazione è un male cronico di questo Paese, un danno per la qualità della produzione e per l’economia del Paese, oltre ad essere una minaccia per la salute dei consumatori. Soprattutto, se ad essere contraffatti sono i ricambi auto. “L’utilizzo di ricambi contraffatti sulla carrozzeria potrebbe essere un problema estetico o di qualità del pezzo sostituito – ha spiegato Silvano Fogarollo, presidente dei carrozzieri di Confartigianato – sulle parti meccaniche, invece, la cosa è più grave. Se sono pezzi non conformi all’originale potrebbero veramente essere pericolosi per l’utente”. Un pericolo reale, serio. I ricambi non omologati, falsificati, prodotti con materiali scadenti, sono una vera minaccia per la sicurezza del parco auto circolante. Se è vero che il periodo di crisi spinge tutti a cercare il risparmio, è pur vero che fare economia su questi interventi potrebbe nascondere più imprevisti che opportunità. “Meglio spendere qualcosa in più ed avere i ricambi originali, perché sono prodotti di qualità, al limite si possono usare i ricambi alternativi ma omologati – ha continuato Fogarollo – Quindi, il risparmio a tutti i costi non porta ad un risparmio diretto. Anzi, potrebbero esserci delle sorprese negative a lungo andare”. Una volta di più, quindi, la garanzia di un intervento a regola d’arte, con ricambi originali, è l’unica strada per guidare in sicurezza.

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