31 Luglio 2014, h. 00:00
Asolo Montebelluna, Confartigianato protagonista dello sviluppo sostenibile
In che modo si ricostruisce lo sviluppo sociale ed economico di un territorio come quello della Marca Trevigiana? Partendo dall’anima e dalle vacanze. Proprio così, riscoprendo radici e valori profondi di quei luoghi e di chi li abita e godendo della libertà di conoscerli ed apprezzarli. Per disegnare un futuro sostenibile. Nasce con questo spirito la quinta edizione di ‘Vacanze dell’anima’ , Festival della cultura e del territorio svoltosi dal 12 al 20 luglio e promosso da Confartigianato Asolo Montebelluna. Ideato e progettato da Loris De Martin, imprenditore associato a Confartigianato, dal 2000 il Festival è cresciuto fino a diventare uno degli eventi-clou dell’estate con 2500 presenze di pubblico registrate nell’edizione di quest’anno. 9 giorni di iniziative con 20 appuntamenti diffusi che si sono snodati nel paesaggio-palcoscenico della Marca Trevigiana: teatro e musica, voci di grandi testimoni contemporanei, incontri e dibatti, mostre d’arte e visite in azienda, degustazioni enogastronomiche, laboratori per bambini, percorsi guidati nelle risorse turistiche e produttive. Gli artigiani sono stati protagonisti con ‘Mappa Mundi’, un’esposizione diffusa degli artigiani-artisti del ferro battuto e di opere di eco-design curata da Fondo Plastico. Con Factory Day, poi, gli imprenditori hanno aperto al pubblico le porte dei laboratori per raccontare il valore dei loro prodotti. Insieme alla sostenibilità, l’altra parola d’ordine del Festival, è coinvolgimento. E infatti, l’iniziativa vede la partecipazione di tutti gli attori del territorio: amministratori, imprenditori, cittadini, esponenti del mondo culturale e forze sociali. 8 i Comuni coinvolti, 4 le Organizzazioni imprenditoriali, oltre alla Provincia di Treviso, la Regione Veneto, Treviso Glocal e numerosi soggetti pubblici e privati. Tra i protagonisti di ‘Vacanze dell’Anima’ rappresentanti di spicco dell’economia, della cultura, della musica e dell’arte. Un nome per tutti Carlo Petrini, fondatore di Slow Food che ha aperto il Festival parlando proprio del tema dominante: lo sviluppo sostenibile. Parole-chiave che Confartigianato considera una scelta obbligata per tracciare il futuro economico e sociale del territorio.
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