11 Marzo 2014, h. 00:00
Sistri, esenzione in vista per le imprese sotto i dieci dipendenti
A pochi giorni dalla manifestazione di Rete Imprese Italia in cui il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti è tornato a tuonare contro Sistri, dal Ministero dell’Ambiente arriva finalmente un concreto segnale di attenzione per artigiani e piccoli imprenditori. Con una nota, pubblicata nel sito ministeriale il 3 marzo, il neoministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha comunicato che è in via di perfezionamento un decreto che esonera dal Sistri le imprese che producono rifiuti pericolosi con meno di dieci dipendenti. Nella nota, il Ministro sottolinea di condividere le due finalità del sistema: la tracciabilità dei rifiuti come contributo essenziale per la lotta alle ecomafie e la semplificazione amministrativa attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, aggiungendo però di tenere nella massima considerazione pure “le istanze avanzate dai piccoli produttori di rifiuti”.
L’annuncio del Ministro dell’Ambiente è stato diffuso proprio nel giorno in cui il Sistri è diventato obbligatorio per tutte le imprese che producono rifiuti speciali, quindi anche per quelle con meno di dieci dipendenti che ora attendono la pubblicazione del decreto per aver certezza dell’esonero. Nel frattempo, però, i ‘piccoli produttori’ che non si sono ancora messi in regola con il Sistri, non dovranno fare le corse per iscriversi, o effettuare pagamenti, ma potranno continuare a registrare i rifiuti attraverso i registri e i formulari di trasporto cartacei, senza correre il rischio di incappare in multe. Infatti, il decreto legge milleproroghe, approvato in via definitiva dal Senato, è intervenuto ancora una volta sul sistema, differendo al 1° gennaio 2015 l’entrata in vigore dell’apparato sanzionatorio e la tracciatura cartacea dei rifiuti. Confartigianato ha espresso un giudizio positivo sullo schema di Decreto diramato dal Ministero dell’Ambiente, e su quanto disposto nel milleproroghe, segnalando però che per i soggetti non esclusi, come ad esempio i trasportatori, permangono tutte le criticità, più volte segnalate. La confederazione continua le trattative con il Ministero dell’Ambiente per sostituire il Sistri con un sistema di tracciabilità che risponda concretamente all’esigenza di una corretta gestione dei rifiuti attraverso un modello che non gravi sulle aziende con ulteriori costi e procedure ingestibili.
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