4 Marzo 2014, h. 00:00
Il programma di governo alla prova delle piccole imprese
Il Segretario generale di Confartigianato Imprese, Cesare Fumagalli, ha commentato le proposte presentate da Matteo Renzi nel discorso di fiducia al Senato. Il commento, punto per punto, delle micro e piccole imprese italiane.
Matteo Renzi, Presidente del Consiglio dei Ministri: “Il primo elemento su cui prendiamo un impegno è lo sblocco totale, non parziale ma totale, dei debiti della pubblica amministrazione attraverso un diverso utilizzo della Cassa depositi e prestiti”.
Cesare Fumagalli, Segretario generale Confartigianato Imprese: “Tra le soluzioni proposte, continua convincerci più di ogni altra quella della compensazione diretta e universale tra debiti e crediti. In altre parole, chi ha crediti con la pubblica amministrazione deve potere compensare quelle cifre con le imposte da versare”.
MR: “Il secondo elemento che mettiamo immediatamente all’ordine del giorno è la costituzione e il sostegno di fondi di garanzia per risolvere l’unica reale, importante e fondamentale questione che abbiamo sul tappeto, quella delle piccole e medie imprese che non riescono ad accedere al credito”.
CF: “Ci aspettiamo la rapida attuazione della previsione contenuta nella legge di stabilità approvata qualche settimana fa, che dà avvio alla patrimonializzazione dei confidi”.
MR: “Il terzo punto che poniamo immediatamente alla vostra attenzione è una riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale”.
CF: “La riduzione del cuneo fiscale è uno dei mantra che ci accompagna da molti anni. La riduzione per 5,5 miliardi di euro operata dal governo Prodi è passata come l’acqua sul marmo per quel che riguarda le piccole imprese. L’ultima, attuata qualche mese fa attraverso la riduzione delle premi Inail, ha un impatto sulle piccole imprese. Ci auguriamo che questi dichiarati 10 miliardi di euro di riduzione abbiano le stesse caratteristiche, un’effettiva riduzione degli oneri che gravano anche sulle piccole imprese”.
MR: “Proporremo un pacchetto organico di revisione della giustizia che non lasci fuori niente, a cominciare dalla giustizia amministrativa. Siamo un Paese in cui, negli appalti pubblici, lavorano più gli avvocati che i muratori”.
CF: “Qui ci sono clamorose possibilità di intervento. Ne cito due, l’eliminazione della responsabilità solidale negli appalti e una normativa definitiva, che superi la previsione attuale, per cui le imprese specialistiche, di solito sono proprio le nostre piccole imprese, debbano svolgere un ruolo da protagonista e non più soltanto quello di sub, sub, subappaltori rispetto ai cosiddetti general concractor”.
MR: “Vi sembra possibile che, mentre nel mondo le startup e le grandi aziende innovative vivono, crescono e in alcuni casi muoiono in una dimensione straordinariamente innovativa, noi siamo invece fermi ad un principio per il quale, tra conferenze dei servizi, soprintendenze e freni burocratici, prima di riuscire a portare a casa un risultato concreto, come quello dell’apertura di un capannone, viviamo di tempi che sono biblici?”.
CF: Nell’artigianato, per fortuna, continuano a nascere 400 imprese al giorno. Queste 400 imprese meritano un percorso facile, reso possibile da un soggetto amico come solo le agenzie per le imprese sanno essere, com’è l’Agenzia per le imprese di Confartigianato. Con i principi di semplificazione non si mangia, con i principi di semplificazione le imprese non vedono nulla di cambiato. Non vorremmo trovarci di fronte all’ennesimo proclama di semplificazione”.
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