22 Gennaio 2014, h. 00:00
Volano i pedaggi autostradali, Confartigianato Trasporti al Governo: “Stop ai rincari automatici”
Anno nuovo vecchie abitudini. Come accade ormai da cinque anni anche il 2014 è cominciato con una nuova stangata sui pedaggi autostradali. Gli incrementi, in media del 3,9%, arrivano a superare in alcuni casi l’8%. Caso limite la Padova-Venezia dove il rincaro raggiunge addirittura il 300% con il pedaggio che balza da 70 centesimi a 3 euro. E proprio al nord, lungo l’asse della Pianura padana, si concentrano i principali aumenti denunciati dalle associazioni territoriali di Confartigianato. Il pedaggio cresce dell’8% sulla Piacenza-Brescia, del 7,17% sulla Venezia-Trieste e del 6,26% sul passante di Mestre e sulla La Spezia-Parma. Il record degli aumenti spetta comunque alla Roma l’Aquila con la punta massima: +8,28%. L’effetto del rincaro delle tariffe genera conseguenze paradossali sulle tratte autostradali più corte. Lo denuncia il presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani che spiega: “Siamo arrivati addirittura al paradosso che su certe tratte autostradali, in particolare in Liguria, da casello a casello, si paga più di pedaggio autostradale che di gasolio”.
Il sistema Confartigianato ha lanciato l’allarme puntando l’indice contro il meccanismo che permette ai concessionari di aumentare le tariffe in base ad automatismi contrattuali. Un meccanismo opaco, avvolto dal più assoluto mistero, al punto che non si sa come sia stato raggiunto il punto di equilibrio tra Governo e società delle autostrade che ha dato il via ai rincari. In un incontro informale che si è tenuto il 15 gennaio presso il Ministero delle Infrastrutture, Confartigianto Trasporti ha chiesto di fare chiarezza. “Stiamo chiedendo – spiega il presidente Genedani – che vengano rivalutate queste concessioni autostradali in un modo molto più restrittivo, soprattutto vincolando gli aumenti alla realizzazione delle opere. In particolare, per capirci: realizza l’opera, realizza la terza corsia, realizza l’area di servizio e io ti do gli aumenti. Invece in Italia, purtroppo, si danno gli aumenti senza che le opere vengano realizzate, oppure eseguite a regola d’arte”.
Confartigianato Trasporti ha poi sollecitato un mix di iniziative per ridurre l’impatto dei maxi pedaggi sulle imprese di autotrasporto. “Nello specifico – evidenzia Genedani – stiamo chiedendo un aumento dello sconto annuale sui pedaggi che normalmente abbiamo come grandi clienti elevandolo dall’8% al 13% e un accorciamento dei tempi di rimborso della scontistica dagli attuali 24 mesi a 12 o 6 mesi. Inoltre abbiamo chiesto un incontro con le concessionarie autostradali, anche con la presenza del Governo, per trovare la quadra tra cliente e fornitore, cioè il punto d’intesa tra società concessionarie e le nostre aziende”.
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