13 Gennaio 2014, h. 00:00
Nella legge di stabilità segnali di attenzione alle piccole imprese
Se si sfogliano le decine di pagine e si scorrono i 749 commi della Legge di stabilità 2014, in vigore dal primo gennaio, spuntano anche gradite sorprese per gli artigiani e per i piccoli imprenditori. E si trova conferma dei risultati dell’azione che Confartigianato e Rete Imprese Italia hanno condotto fin dal 15 ottobre scorso, quando il Governo presentò il testo della manovra di finanza pubblica. Il pressing esercitato dalla Confederazione durante il percorso parlamentare della legge di stabilità, ha permesso di aprire nuove opportunità sul fronte del credito, uno dei problemi più gravi per l’attività delle imprese. La battaglia confederale è culminata nella norma che individua risorse per rafforzare la dote patrimoniale dei Consorzi fidi. Un segnale d’attenzione senza precedenti al ruolo svolto dagli strumenti di garanzia fidi per favorire l’accesso al credito, anche se rimangono parecchie ombre sugli aspetti applicativi della norma. Un passo avanti si registra anche nella storica battaglia di Confartigianato per ridurre le tariffe Inail a carico degli imprenditori. La legge di stabilità prevede la riduzione dei premi nella misura di 1 miliardo per il 2014, di 1.100 milioni per il 2015 e di 1.200 milioni a partire dal 2016. Anche in questo caso, Confartigianato continuerà a vigilare sulla concreta attuazione di quanto indicato nella legge di stabilità e che verrà tradotto in un decreto dei ministeri dell’Economia e del Lavoro, tenendo conto degli andamenti degli infortuni nelle aziende. Altrettanto significativi i traguardi raggiunti da Confartigianato per le categorie dell’autotrasporto e delle costruzioni, due settori profondamente colpiti dalla crisi. Per l’edilizia e gli impianti, la legge di stabilità conferma la proroga delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e per la riqualificazione energetica degli edifici. Quanto poi al trasporto merci su gomma, grazie agli interventi di Confartigianato, si è visto confermata la riduzione per il 2014 del credito d’imposta sul gasolio per autotrazione. Risultati importanti, certo, che però non bastano a rimettere in moto un’economia stremata dalla crisi. Confartigianato e Rete Imprese Italia lo hanno ribadito nel giudizio complessivo sui contenuti della legge di stabilità. Nonostante alcuni apprezzabili interventi, prevale la delusione per l’assenza di uno sforzo coraggioso e convinto nel rilanciare lo sviluppo e rianimare investimenti e consumi. Artigiani e piccole imprese hanno bisogno di un impegno ben più vigoroso e deciso e, soprattutto, si aspettano interventi concreti sul fronte della riduzione del carico fiscale.
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