2 Dicembre 2013, h. 00:00

Per i Consorzi fidi in vista un aumento della dote patrimoniale

Credito sempre più scarso e costoso per gli imprenditori italiani. A confermare le difficoltà sul fronte dei finanziamenti al sistema produttivo arrivano i dati sull’attività dei consorzi fidi artigiani che, per la prima volta dall’inizio della crisi, hanno subito una contrazione delle risorse erogate alle imprese sotto garanzia, che si attestano al di sotto dei 6 miliardi. E’ un bilancio con molte ombre quello presentato il 28 novembre a Roma, da Fedart Fidi, la Federazione dei confidi artigiani, costituita da Confartigianato e dalle Confederazioni dell’artigianato. Anche i Consorzi fidi ‘soffrono’ gli effetti della crisi e, proprio perché sono un fondamentale strumento per garantire l’accesso al credito per i piccoli imprenditori, hanno bisogno di un irrobustimento. E, in questa direzione, la novità positiva arriva dalla legge di stabilità che prevede uno stanziamento di 450 milioni di euro per rafforzare la dote patrimoniale dei Consorzi fidi nel triennio 2014 – 2016. L’intervento, sollecitato da Confartigianato e da Rete Imprese Italia, è giudicato positivamente dal Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli. “Grazie ad un’azione efficace di Rete Imprese Italia – sottolinea Fumagalli – siamo riusciti a far inserire nella legge di stabilità una norma che non c’era nel testo presentato dal Governo e che è diretta a favorire la ripatrimonializzazione dei Confidi. Ne hanno grande necessità dopo 5 anni di crisi e di credito sempre più scarso da parte delle banche, e di grande ricorso delle imprese ai Confidi. Ciò ha provocato una sproporzione tra patrimonio e garanzie prestate. Il giudizio è quindi positivo ma, ora, nel passaggio parlamentare della legge di stabilità alla Camera, contiamo di perfezionare le modalità di attuazione del provvedimento per meglio adattarle alle necessità dei Confidi”.

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