23 Dicembre 2013, h. 11:11

CONSUMI NATALE – Rilevazione Confartigianato. Nel mondo sempre più dolci made in Italy: nel 2013 esportati 285 milioni di prodotti

All’estero piacciono sempre di più i dolci natalizi della tradizione italiana. Tra gennaio e agosto 2013, tra panettoni, pandoro, cioccolato e prelibatezze made in Italy, sono volati nel mondo prodotti per un valore di 285 milioni di euro.

Rispetto allo stesso periodo del 2012 le vendite all’estero di pasticceria natalizia sono aumentate del 13,8%, pari a 34,6 milioni di euro in più.

Lo rileva un rapporto di Confartigianato che ha stilato una classifica dei Paesi più ‘golosi’ di prodotti dolciari italiani: in testa c’è la Francia, seguita da Germania e Regno Unito. Dall’inizio dell’anno, i nostri cugini d’Oltralpe hanno comprato 69,6 milioni di euro di dolci natalizi (con un aumento del 38,2% rispetto al 2012). In Germania abbiamo esportato 41,7 milioni di pasticceria, mentre nel Regno Unito il nostro export di dolci di Natale è pari a 26,4 milioni (+ 30,3% tra il 2012 e il 2013). In forte crescita anche le vendite negli Stati Uniti (+21,9%).

Se il food made in Italy va forte sulle tavole di tutto il mondo il merito è anche delle 90.577 aziende artigiane del settore alimentare che, rispetto al 2012, sono aumentate dello 0,6%, pari a 574 imprese in più. In particolare, quello degli artigiani della pasticceria è un ‘esercito’ di 43.517 produttori specializzati in nicchie d’eccellenza, come ad esempio la cioccolateria in cui operano 375 laboratori artigiani che si dedicano esclusivamente alla lavorazione del cacao.

In testa alla classifica regionale per il maggior numero di artigiani dell’alimentazione vi è la Lombardia (11.147 aziende), seguita dalla Sicilia con 9.997 imprese e dall’Emilia Romagna con 8.176 imprese artigiane del settore alimentare.

La buona tenuta del settore alimentare fa bene anche all’occupazione: nell’ultimo anno è aumentata di 10.700 addetti, pari al +2,5%.

Secondo il rapporto di Confartigianato a far crescere la passione degli stranieri e dei nostri connazionali per i prodotti della buona tavola made in Italy è anche il numero di specialità alimentari italiane riconosciute e tutelate dall’Unione Europea con i marchi Dop, Igp e Stg. L’Italia è leader nell’Ue per quantità di prodotti difesi da questi marchi di qualità: ben 248, realizzati da 7.015 imprese di trasformazione. Ci seguono in classifica la Francia (192), la Spagna (161), il Portogallo (118).

E se la qualità non si discute, i prezzi rimangono sotto controllo: Confartigianato fa rilevare che, nonostante i rincari dei costi delle materie prime alimentari, ad ottobre 2013 la dinamica dei prezzi dei prodotti di pasticceria fresca si è mantenuta all’1%, meno della metà rispetto al 2,3% registrato ad ottobre dello scorso anno.

“Il nostro rapporto – sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti – dimostra che il buon cibo italiano resiste alla crisi. Ma non  accontentiamoci di questo risultato. I prodotti della nostra tradizione alimentare vanno difesi e valorizzati, perchè la ricchezza economica del nostro Paese sta anche in questi ‘tesori del palato’. I sapori autentici della cucina italiana, se scompare chi è capace di produrli, non sono riproducibili in serie”.

rss