11 Novembre 2013, h. 00:00
Per artigiani e piccole imprese novità in chiaroscuro nella legge di stabilità
La legge di stabilità varata dal Governo il 15 ottobre ha iniziato il suo cammino in Parlamento. Nella Aule del Senato è approdato un testo zeppo di misure sulle quali i gruppi politici hanno annunciato profonde revisioni con la presentazione di 3.000 emendamenti. Non solo. Alla manovra di finanza pubblica dovrebbero aggiungersi i disegni di legge Collegati che il Governo presenterà nei prossimi giorni e che conterranno ulteriori interventi finalizzati a rilanciare lo sviluppo. Ma intanto, Confartigianato e Rete Imprese Italia sono già intervenute sollecitando una serie di modifiche e integrazioni a molti capitoli della legge di stabilità all’esame del Parlamento. A cominciare dalla riduzione del cuneo fiscale sul lavoro a carico degli imprenditori, innanzitutto con la diminuzione dei premi Inail pagati dagli artigiani, una battaglia storica della nostra Confederazione. A questo proposito, nella manovra c’è già una novità positiva: l’alleggerimento di 1 miliardo di euro dei premi. Ma Confartigianato si batte per ampliare questa cifra. Analoga richiesta per la revisione delle aliquote dei contributi per malattia versati all’Inps dagli imprenditori artigiani e per ridurre l’Irap a partire dalle imprese di più piccole dimensioni, innalzando la franchigia di imposizione. Altre luci si intravedono per quanto riguarda il credito e il potenziamento del ruolo dei Confidi, mentre pesanti nubi si addensano sul versante della pressione fiscale. In particolare, il capitolo delle tasse su immobili produttivi e rifiuti, IMU e TRISE, ha scatenato l’immediata reazione di Confartigianato contro il pericolo di un ennesimo aumento dell’imposizione, che secondo l’Ufficio studi della Confederazione, nel 2014 si attesterebbe su 1 miliardo in più a carico delle imprese. E Confartigianato continua a sollecitare la deducibilità dell’Imu dal reddito d’impresa e dal valore della produzione soggetto a tassazione Irap. La voce della Confederazione si è levata anche per denunciare l’azzeramento dei fondi per l’esenzione dall’Irap delle imprese senza autonoma organizzazione e la cancellazione degli sgravi contributivi concessi finora alle imprese che assumono lavoratori licenziati da aziende fino a 15 addetti. Levata di scudi anche contro il taglio dei rimborsi delle accise per le imprese di autotrasporto merci. Insomma, le questioni in gioco sono tante, ma siamo solo all’inizio, e Confartigianato è più che mai determinata a dare battaglia.
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