8 Ottobre 2013, h. 00:00

ANAP, Giunti e Ministero dell’Istruzione aprono le porte della scuola all’artigianato

vorrei fare l'artigiano

L’artigianato entra nelle scuole italiane per avvicinare i più giovani al lavoro manuale. Per farlo, l’ANAP Confartigianato ha scelto di collaborare con la Giunti progetti educativi, il Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca e la Bosch per offrire ai ragazzi di quarta e quinta elementare e delle scuole medie un’occasione per iniziare a prendere confidenza con il lavoro manuale e con quell’infinita galassia di mestieri che è l’artigianato. “Essere imprenditore vuol dire mettersi in discussione e guardarsi continuamente dentro. Questo mettersi in discussione tutte le mattine, inoltre, vuol dire diventare capaci di essere sempre all’altezza della situazione”, ha spiegato Giampaolo Palazzi, Presidente dell’ANAP Confartigianato persone durante l’incontro di presentazione del progetto a Verona. Il progetto “Vorrei fare l’artigiano!” coinvolgerà 770 classi appartenenti a circa 300 istituti scolastici di tutta Italia, grazie ad un volume per bambini che spiega le tante sfumature dell’artigianato, oltre ad un concorso nazionale che premierà le migliori scuole e ad un kit didattico consegnato ad ogni studente delle classi coinvolte. “Stimolare la curiosità di questi ragazzi e portarli a conoscenza di mestieri anche molto curiosi, esempi che non hanno a disposizione tutti i giorni, può offrire a questi giovani uno spaccato della realtà un po’ diverso – ha detto Roberta Masselli, responsabile Giunti progetti educativi di “Vorrei fare l’artigiano!” – noi speriamo che sia anche uno stimolo per immaginare sbocchi professionali un po’ diversi rispetto alle solite attività che vengono fatte e che oggi, forse, non danno più quella possibilità di impiego che potevano offrire un tempo”. Un progetto ambizioso, presentato in anteprima dai vertici nazionali dell’ANAP durante il Festival della Persona e il 23 settembre direttamente in Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica durante l’inaugurazione dell’anno scolastico. “Credo che l’iniziativa sia interessante soprattutto in un momento in cui l’orientamento, e il cosa farò da grande, è una delle domande più difficili a cui un ragazzo, specialmente delle scuole elementari e medie, non riesce a rispondere perché non ha più modelli – ha sottolineato la pedagoga Maria Pia Bucchioni – orientare bene significa anche ridurre la dispersione, non far perdere tempo a questi ragazzi, non farli entrare in strade in cui non trovano se stessi e che portano a tassi di dispersione ancora oggi altissimi nel nostro Paese”. Fiducia in se stessi, la scoperta del proprio talento, un modello culturale da seguire, oltre ad un’opportunità futura di lavoro, sono le caratteristiche del progetto “Vorrei fare l’artigiano!” presentato dall’ANAP Confartigianato. D’altronde, non tutti i bambini sognano di fare l’esploratore.

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