7 Maggio 2013, h. 00:00

“Cambiamento” è la parola d’ordine della Convention annuale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato

assemblea 2013 giovani imprenditoriPer i giovani imprenditori artigiani la crisi si chiama cambiamento: è un modo per vedere un’opportunità, una via d’uscita dalle pesanti difficoltà economiche e sociali che attanagliano il nostro Paese. Che si possono e si devono superare se tutti, dalle imprese alla politica, alle istituzioni, alle forze sociali, decideranno di cambiare: le imprese puntando sull’innovazione, il Paese credendo nel valore degli imprenditori. E’ tutto coniugato al futuro il messaggio che i Giovani Imprenditori di Confartigianato, con il Presidente Marco Nardin, hanno lanciato alla loro Convention annuale organizzata a Roma il 3 e 4 maggio. Due giorni di confronto tra i vertici di Confartigianato e i rappresentanti del Governo e del Parlamento italiano: dal Ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina dei giorni scorsi, agli onorevoli Daniele Capezzone, del Pdl, e Simona Bonafè, del Pd. A rappresentare l’Europa, è intervenuto il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani protagonista di un faccia a faccia con il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti. La crisi, i giovani imprenditori, la sentono eccome, ed è tutta nei numeri presentati dal responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato, Enrico Quintavalle: dal 2008 al 2012, si sono perse 331.000 imprese guidate da giovani imprenditori. E la crisi, alla Convention, era ben visibile con decine di sagome bianche a simboleggiare gli imprenditori che hanno chiuso e quelli che ancora lottano ogni giorno per le loro aziende e per i propri collaboratori. Ma dalla crisi, ha detto il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, Marco Nardin, si può uscire, a patto di puntare sul cambiamento e sulle altre parole d’ordine della Convention: trasmettere, innovare, condividere. Gli ostacoli da abbattere sulla strada delle imprese sono tanti e si chiamano fisco, burocrazia, costo del lavoro, difficoltà di accesso al credito, carenze delle infrastrutture. Ostacoli da eliminare con politiche nuove, con un diverso modo di governare il Paese. Un obiettivo sul quale i Giovani Imprenditori di Confartigianato hanno incassato l’impegno del neoministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato. Dal faccia a faccia con la politica italiana ed europea al confronto tra i giovani imprenditori: la Convention annuale è stata anche l’occasione per presentare 10 diverse esperienze delle nuove leve dell’artigianato. Testimonianze di giovani che hanno fatto impresa in Italia o che hanno deciso di varcare le frontiere del nostro Paese, giovani che hanno ereditato l’impresa familiare o che l’hanno creata da soli. Tanti modi di essere artigiano, tanti modi per costruire il futuro dell’artigianato e delle piccole imprese e contribuire allo sviluppo del Paese.

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