12 Novembre 2012, h. 00:00
Convention delle Categorie, Confartigianato traccia il futuro delle piccole imprese oltre la crisi
Può tornare il sorriso sul volto degli imprenditori artigiani. A patto che sappiano sfruttare e reinventare il patrimonio di competenze e creatività che caratterizza i tanti settori dell’artigianato made in Italy. E’ un messaggio di speranza quello emerso dalla Convention delle categorie organizzata a Roma da Confartigianato l’8 e il 9 novembre. Un’occasione di confronto per voltare pagina e costruire nuovi percorsi di sviluppo. Certo, la crisi sta lasciando segni dolorosi nel nostro tessuto produttivo. Amarezza e preoccupazione si vedono e si sentono tra gli imprenditori che hanno affollato la Convention. Ma guai a ripiegarsi su se stessi, ha messo in guardia il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini che, dopo aver ricordato i risultati raggiunti da Confartigianato per aiutare lo sviluppo delle imprese, ha spronato gli artigiani a non rassegnarsi, a non arrendersi. L’orizzonte delle imprese non è tutto nero. Lo confermano le rilevazioni dell’Ufficio studi di Confartigianato, con la tenuta occupazionale delle micro imprese, con i tanti settori che, in questi ultimi anni, sono riusciti a intercettare la nuova domanda dei consumatori e hanno saputo cavalcare l’onda dei nuovi trend del mercato: green economy, alimentazione, welfare privato, servizi alla persona, energie rinnovabili, innovazione tecnologica. La strada per uscire dalla crisi si chiama coraggio di cambiare e di scrollarsi di dosso i luoghi comuni. Ne è convinto il Professor Paolo Preti, docente all’Università Bocconi di Milano, intervenuto alla Convention: “Bisogna darsi da fare, bisogna muoversi su due linee: i contratti di rete, un’ottima legge e un’ottima forme di accordo, e l’impegno a non deflettere dall’obiettivo di fare qualità. Perché, quando la crisi finirà, le imprese che avranno mantenuto alto il livello qualitativo saranno quelle che con più facilità riusciranno ad intercettare la domanda che, ancora una volta, arriverà soprattutto dall’estero”. Confartigianato è pronta a raccogliere la sfida e a fare la propria parte per accompagnare le imprese oltre la crisi. “In questo momento – ha sottolineato Fabio Banti, Delegato di Confartigianato alle Categorie – dobbiamo cercare di pensare positivo. Ci sono spazi per vedere un artigianato nuovo. Un sistema associativo, come Confartigianato, ha un compito molto importante: rinnovare i propri servizi, essere molto vicino alle imprese, mettersi in connessione con gli imprenditori in una sorta di network che possa favorire lo sviluppo e il rilancio delle aziende”. Nuove strade, dunque, per gli imprenditori di oggi. Ma il futuro dell’artigianato e delle piccole imprese lo devono scrivere i giovani: ed ecco che sul palco della Convention sono saliti proprio quei giovani studenti che hanno partecipato ad iniziative di formazione professionale promosse da Confartigianato e che si preparano a diventare gli imprenditori di domani. “La qualificazione professionale – ha detto Thomas Pardeller, Direttore di Confartigianato Bolzano – è il giusto punto di partenza per un futuro non solo di lavoro dipendente, ma anche di imprenditore, soprattutto artigiano”.
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