13 Giugno 2012, h. 00:00
Visita dei vertici di Confartigianato nei comuni emiliani colpiti dal sisma
La conta provvisoria dei danni fotografa una situazione drammatica: due settimane di scosse hanno causato 5 miliardi di danni nella sola Emilia. Colpito oltre l’80% delle attività produttive. Bloccati i distretti strategici del biomedicale, della ceramica, delle nanotecnologie e quelli del tessile, dell’agroalimentare e della metalmeccanica. Un patrimonio produttivo tra i più avanzati d’Italia da rilanciare al più presto. “Per ripartire ognuno deve fare la sua parte dalle istituzioni e dall’esecutivo”. Lo ha sottolineato il Presidente nazionale di Confartigianato Giorgio Guerrini incontrando a Modena il Governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani, il numero uno della Protezione civile Franco Gabrielli e i vertici di Lapam Confartigianato Erio Luigi Munari e Carlo Alberto Rossi. Il Presidente Guerrini, accompagnato dal Segretario Generale Cesare Fumagalli, ha sollecitato “interventi rapidi che non aggiungano burocrazia a burocrazia”. “C’è bisogno di una legislazione – ha sottolineato Guerrini a margine dell’incontro – che consenta a chi ha avuto le lesioni di poterle riparare, a chi ha avuto le distruzioni grandi di poterle riparare attraverso disponibilità economica, procedure snelle e certezza di leggi normative”. Sulla proposta rilanciata dal presidente di Lapam Confartigianato Munari – una legge speciale per l’Emilia Romagna che consenta la messa in sicurezza degli edifici produttivi – si è detto d’accordo il vice presidente della Commissione attività produttive della Camera Raffaello Vignali. “La proposta di Confartigianato di una legge speciale, sul modello di quella che si fece a suo tempo per la Valtellina – ha detto il parlamentare del PdL ai microfoni del Tg@ -, credo che possa essere il contenitore giusto per mettere in atto una serie di interventi che possano consentire la ripresa di un tessuto vivacissimo come quello di questo territorio”. Le calamità che hanno colpito in questi anni il Paese, insegnano che la fase della ricostruzione è uno dei momenti più delicati. Per questo motivo Erio Luigi Munari, Presidente di Lapam Modena, ha sollecitato la massima attenzione “non solo sulla sicurezza, e questo penso che lo vogliamo tutti, ma in particolare sulle infiltrazioni mafiose. Sicurezza da dove vengono le imprese a ricostruire”. Munari, inoltre, ha chiesto di “destinare qualsiasi euro e qualsiasi importo esclusivamente a chi torna a investire sul territorio”. La visita dei vertici di nazionali di Confartigianato è proseguita a Mirandola e San Felice sul Panaro con l’incontro di imprenditori di questi due paesi simbolo del sisma. Un faccia a faccia che ha fatto luce sui mille problemi del riavvio delle attività produttive del territorio. Tra le aziende colpite dal sisma, il Presidente Guerrini e il Segretario Fumagalli hanno visitato quella di Giampiero Palazzi, imprenditore metalmeccanico e presidente di Anap Confartigianato. “Qua a San Felice, come nel resto degli altri comuni – spiega Palazzi – i problemi sono veramente molto seri, mi riferisco proprio a quelli della ripresa. Le istituzioni non ci devono mollare un attimo, ognuno deve fare la propria parte, le banche devono fare una volta tanto le imprenditrici e non solamente erogare soldi a caro prezzo e niente altro. Ognuno, ripeto, deve fare la propria parte”.
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