14 Maggio 2012, h. 00:00

Rete Imprese Italia chiede al Governo interventi immediati per ridare ossigeno all’economia

La voce degli oltre 4 milioni di piccoli imprenditori rappresentati da Rete Imprese Italia è risuonata forte all’Assemblea del 10 maggio a Roma per denunciare una situazione grave, addirittura insostenibile. Le 5 sigle che compongono Rete Imprese Italia (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti) hanno lanciato un messaggio che non lascia dubbi: bisogna fare subito qualcosa per uscire dalla crisi e rimettere in moto l’economia. Oltre 1.000 persone, tra imprenditori, esponenti del Governo, del Parlamento, delle altre forze economiche e sociali hanno ascoltato le parole di Marco Venturi, Presidente di turno di Rete Imprese Italia, che ha definito una sorta di ‘tsunami’ quello che negli ultimi due anni si è abbattuto sulle piccole imprese italiane. “Ridiamo – ha detto Venturi – dignità e prospettive alle nostre imprese, a chi lavora, al nostro Paese. Il barile è stato raschiato, non chiedeteci ulteriori sacrifici, ma fate in modo che il nostro futuro possa essere concreto e non un lontano miraggio”. La recessione ha colpito duramente gli imprenditori la cui ‘sofferenza’ è stata sottolineata con preoccupazione anche dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio inviato all’Assemblea di Rete Imprese Italia. Oltre agli effetti della crisi, gli imprenditori soffrono le troppe tasse, lo scarso credito, l’aumento dei costi di produzione, dei contributi previdenziali, del costo del lavoro. Tanti, troppi problemi che esigono una soluzione rapida. E proprio su uno dei fronti più caldi, quello del credito, Rete Imprese Italia ha raggiunto un importante risultato, con l’accordo siglato il 7 maggio con il Gruppo Intesa Sanpaolo, che prevede un plafond di 5 miliardi di finanziamenti per le piccole e medie imprese. Di interventi per restituire fiducia agli imprenditori hanno parlato il Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera e il Ministro del Lavoro Elsa Fornero intervenuta in videocollegamento da Torino. Dal palco dell’Assemblea, il Ministro Passera non ha nascosto i timori per un disagio ampio e diffuso che mette a rischio la tenuta sociale ed economica del Paese. Ma, insieme al Ministro Fornero, ha anche indicato le misure attuate in questi mesi dal Governo per salvare i conti pubblici e ha annunciato i prossimi impegni a sostegno degli imprenditori. A cominciare dall’enorme, drammatico problema dei 70 miliardi di debiti della Pubblica Amministrazione verso gli imprenditori. Ma le soluzioni prospettate dal Governo non convincono Confartigianato e Rete Imprese Italia che ribadiscono la necessità di affrontare il problema utilizzando la compensazione tra crediti verso gli enti pubblici e debiti fiscali. ‘Il Governo – ha dichiarato Cesare Fumagalli, Segretario Generale di Confartigianato a margine dei lavori dell’Assemblea – sta cercando strade che riescano però ad evitare di tirar fuori i soldi. Noi pensiamo che non ci sia strada diversa da quella della diretta compensazione tra i soldi dovuti dallo Stato e i soldi che si devono versare per le tasse. La compensazione tra debiti e crediti è la soluzione, le altre sono solo palliativi’.

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