23 Marzo 2012, h. 12:49
ASSEMBLEA GIOVANI IMPRENDITORI – Marco Colombo:“Investire sui giovani e sulle imprese per uscire dalla crisi. La politica torni vicina agli imprenditori”
“In Italia manca un progetto per i giovani. Basta con le vecchie ‘ricette’ preconfezionate. Il futuro del Paese lo devono scrivere le nuove generazioni. Alla politica tocca il compito di tornare a starci accanto. Davvero e con i fatti”.
E’ l’appello che Marco Colombo, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, ha lanciato in apertura dei lavori dell’Assemblea dei Giovani Imprenditori di Confartigianato che si svolge a Firenze il 23 e 24 marzo.
Un messaggio che Colombo manda “a chi oggi guida il Paese e a chi lo governerà domani” perché si torni ad investire sulle nuove generazioni che stanno soffrendo più di tutti gli effetti della crisi.
“I giovani imprenditori – ha detto Colombo – sono stanchi di vedere vanificato il loro impegno quotidiano” e ha puntato il dito contro i tanti ostacoli che bloccano il futuro dei giovani e che rendono il fare impresa “un terreno minato”.
Marco Colombo ha definito lo Stato “una sorta di ‘socio occulto’ che sottrae tempo e risorse preziose agli imprenditori” con la pressione fiscale che arriva a sfiorare il 70%, con la burocrazia che costa 23 miliardi l’anno e costringe a sacrificare 60 giorni l’anno a sbrigare pratiche amministrative, con i ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione che costano agli artigiani 3,6 miliardi di maggiori oneri finanziari, con i 1.210 giorni di attesa per chiudere un contenzioso giudiziario, con gli scarsi investimenti nella scuola, nella formazione e nella ricerca.
Credito, costo del lavoro e dell’energia sono gli altri aspetti sui quali il Presidente dei Giovani imprenditori denuncia le difficoltà degli imprenditori. Colombo accusa le banche di non concedere abbastanza fiducia ai giovani e a chi vuole fare impresa, se la prende con un costo del lavoro che sulle Pmi pesa per 173,2 miliardi l’anno, con un prezzo dell’energia superiore del 30% rispetto a quello pagato dalle imprese degli altri Paesi europei.
“Tanti, troppi ostacoli – sottolinea Colombo – che rendono molto difficile, talvolta impossibile fare impresa in Italia. Ostacoli che vanno rimossi per restituire fiducia ai cittadini e agli imprenditori e per ricominciare a credere in un futuro di sviluppo”.
“E’ troppo facile – sostiene Colombo – rastrellare risorse dai cittadini e dagli imprenditori senza poi redistribuirle con un progetto ed azioni efficaci ed utili a tutto il Paese”. Colombo chiede quindi di “sostenere l’imprenditoria giovanile per uscire dal tunnel della crisi e consentire a molti ragazzi di realizzare un sogno, un progetto, un’aspirazione o, più semplicemente, di continuare la tradizione dell’impresa di famiglia”. “A chi ha la responsabilità della cosa pubblica, alle forze politiche, a chi amministra le nostre risorse, a livello nazionale e locale – ha concluso – chiediamo di restituirci la voglia di rischiare, l’entusiasmo di vivere e lavorare nel nostro Paese”.
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