26 Marzo 2012, h. 00:00
Dall’Assemblea dei Giovani imprenditori di Confartigianato le sfide per scrivere il futuro del Paese
I Giovani imprenditori di Confartigianato non si danno per vinti, non si arrendono alla crisi. Vogliono riprendersi il futuro della loro azienda e contribuire a costruire il futuro del Paese. Lo hanno detto chiaro e forte a Firenze, in due giornate di confronto serrato con i vertici del Governo, con i rappresentanti del Parlamento e con gli esponenti delle forze sociali ed economiche. All’appuntamento annuale dell’Assemblea, i giovani capitani d’azienda sono arrivati come sempre numerosi e hanno fatto sentire la voce delle centinaia di migliaia di loro colleghi che in tutta Italia vogliono essere liberi di fare impresa, vogliono abbattere i tanti ostacoli all’iniziativa economica. E lo hanno mostrato con una provocazione, consegnando le chiavi delle aziende. ‘Un gesto simbolico – ha spiegato il Presidente dei Giovani Imprenditori Marco Colombo – per dire allo Stato che da lunedì potrebbe venire lui ad aprire le nostre imprese visto che troppo tempo continua ad essere una sorta di socio occulto che ci sottrae tempo e risorse preziose’. La crisi, misurata dall’Osservatorio sull’Imprenditoria giovanile, realizzato dall’Ufficio studi di Confartigianato, si è fatta sentire con un calo del numero degli imprenditori under 40. Eppure, una campagna d’ascolto presentata all’Assemblea, dice che i giovani continuano a sperare in un futuro migliore. A patto che si creino le condizioni per lo sviluppo. ‘Non chiediamo aiuti. Semplicemente – ha sottolineato il Presidente Colombo – vogliamo poter dedicare le nostre energie a sviluppare le nostre aziende’. La lista delle cose da fare è lunga: meno burocrazia, meno fisco, più credito, più formazione. Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini le ha snocciolate alla tavola rotonda con i ‘numeri uno’ della politica italiana, il leader dell’Udc Pierferdinando Casini, il vicesegretario del Partito democratico Enrico Letta, il Segretario del Popolo della Libertà Angelino Alfano. Il Presidente Guerrini ha chiesto di recuperare il rapporto con l’economia reale. Perché spesso la politica non conosce abbastanza le piccole imprese: ne è convinto proprio un uomo politico, l’Onorevole Raffaello Vignali, che ha voluto rimediare a questo gap realizzando il libro ‘La grandezza dei piccoli’ presentato durante l’Assemblea, che racconta l’eccellenza e l’unicità delle piccole aziende italiane e descrive i contenuti dello Statuto delle imprese, la legge rivoluzionaria di cui è primo firmatario Vignali che si ispira al principio ‘Cio’ che va bene per le piccole imprese, va bene per il Paese”. Alle preoccupazioni del Presidente Guerrini e del Presidente Colombo, ha risposto il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, che dal palco dell’Assemblea dei Giovani Imprenditori ha ricordato gli impegni dell’Esecutivo a sostegno delle imprese e ha annunciato l’avvio di un tavolo operativo per rilanciare l’artigianato attraverso lo strumento delle nuove tecnologie. L’Assemblea dei Giovani Imprenditori, alla quale ha portato il saluto della città di Firenze il Sindaco Matteo Renzi, si è svolta nei momenti cruciali in cui il Governo era impegnato a varare la riforma del mercato del lavoro e ad esaminare la delega per la riforma fiscale. Proprio questi temi sono stati protagonisti con due tavole rotonde. ‘La pressione fiscale – ha sottolineato il Segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli ad un confronto con il Sottosegretario dell’Economia e Finanze Gianfranco Polillo – è troppo alta e sta schiacciando gli imprenditori”. E sul fronte del lavoro, il Vicepresidente di Confartigianato Giorgio Merletti e il Segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini si sono confrontati sulle nuove sfide per imprenditori e sindacati aperte dalla riforma del mercato del lavoro.
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