29 Marzo 2012, h. 12:44
CRISI – Il Presidente di Confartigianato Guerrini al Ministro Passera: “Bene impegni. Ora attuare subito terapia d’urto per Pmi”
Registriamo con soddisfazione gli impegni assunti dal Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera che conosce bene le priorità di artigiani e piccoli imprenditori”. Nel commentare le dichiarazioni del Ministro Passera in audizione alla Commissione Bilancio della Camera, Giorgio Guerrini, Presidente di Confartigianato, sottolinea “Nelle ultime settimane, in più occasioni abbiamo presentato al Ministro un nostro dossier con la richiesta di misure immediate per consentire agli imprenditori di fronteggiare l’emergenza crisi e rilanciare la crescita e la competitività del Paese”. “Bisogna agire subito – sottolinea Guerrini – per ridurre la pressione fiscale, per eliminare il carico di burocrazia che costringe a sacrificare 60 giorni l’anno a sbrigare pratiche amministrative. Bisogna ridurre il prezzo di fattori di produzione come l’energia che ci costa il 30% in più degli altri Paesi europei”.
“Bisogna agire rapidamente – continua Guerrini – sul fronte dell’accesso al credito, perché le piccole imprese sono soffocate da forti restrizioni dei finanziamenti e da alti tassi di interesse. A questo proposito, è indispensabile affrontare uno dei gravi problemi che stanno all’origine della mancanza di liquidità e che costringe le imprese a rivolgersi alle banche: il ritardo dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione e di altre imprese. Una catena perversa che mette in ginocchio i piccoli imprenditori e costa agli artigiani 3,6 miliardi l’anno di maggior oneri finanziari”.
“Ci aspettiamo – conclude Guerrini – che il Ministro Passera, insieme con il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, affrontino anche il problema del Sistri, il Sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti rivelatosi inutilmente complesso e che, pur non essendo mai entrato in funzione, è già costato alle imprese 70 milioni di euro per i contributi del 2010 e 2011. Mi auguro che venga eliminato l’obbligo di pagare, entro il 30 aprile, anche il contributo 2012 per un servizio che non esiste e che, così com’è, non serve né alle imprese, né alla difesa dell’ambiente”.
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