28 Ottobre 2011, h. 00:00
Cinema e giornalismo raccontano talento e valori delle imprenditrici artigiane
Ci sono donne che raccontano le donne, le loro vicende personali, i successi professionali, i molteplici ruoli nella società e nell’economia. Sono giornaliste, scrittrici, registe che, con le loro opere, aiutano a capire come è cambiata la figura femminile. Le imprenditrici di Confartigianato hanno voluto incontrarle, portando alla Convention di Donne Impresa le testimonianze della giornalista Angela Padrone e della regista, scrittrice e autrice teatrale Cristina Comencini. Quando le donne diventano protagoniste sul grande schermo lo spettacolo e le emozioni sono assicurati. Soprattutto, se dietro la macchina da presa c’è una regista sensibile come la Comencini che si è meritata il Premio Sole d’Argento, consegnatole dalla Presidente Edgarda Fiorini durante la Convention di Donne Impresa Confartigianato, proprio per la sua acutezza nel descrivere il mondo femminile. “Noi – ha sottolineato Cristina Comencini – raccontiamo di donne che sanno molto di loro stesse, che fanno scelte in autonomia, ma che spesso non hanno ancora la possibilità di realizzarsi. La società ha molto bisogno della differenza delle donne che non devono spaventarsi quando devono decidono di fare un bambino o di lavorare. Questo purtroppo è il problema principale dell’Italia, perché le donne non hanno nulla in termini di servizi, per fare figli. Ma penso che fare figli aiuti molto a lavorare e sono convinta che le donne possano e debbano realizzarsi in entrambi gli aspetti: come lavoratrici e come madri”. Il premio di Confartigianato alla Comencini va anche al suo essere ‘artigiana’ del cinema. Perché, come lei stessa ha affermato, nella realizzazione di un film c’è tanta creatività e manualità e una produzione cinematografica ’richiama molto la bottega artigiana. Tanto è vero – ha detto ricordando il grande regista Luigi Comencini – che mio padre si definiva un artigiano’. Dal cinema alle pagine di un libro, le donne sono protagoniste di un sogno imprenditoriale realizzato, come in una fiaba che diventa realtà. E proprio “Imprese da favola” si intitola il volume scritto dalla giornalista del quotidiano “Il Messaggero” Angela Padrone e presentato dall’autrice alla Convention. Ecco l’immagine di donna al lavoro che emerge dal libro in cui sono narrate anche le esperienze di molte imprenditrici di Confartigianato. “E’ una tosta sognatrice – sostiene Angela Padrone – cioè una donna che ha deciso di tirare fuori tutte le energie più positive, anche quelle che ci contraddistinguono come italiani, cioè la voglia di mettersi in proprio, di realizzare un proprio sogno, di avere una propria impresa, di essere padrona di se stessa. Quelle descritte nel mio libro – ha aggiunto – sono donne che, pur tra mille difficoltà, cercano di rimboccarsi le maniche, si autoimpiegano a volte anche perché non hanno trovato un’occupazione adeguata in un mercato del lavoro che funziona poco e male. Il risultato è che siamo il Paese delle donne imprenditrici, con la percentuale più alta in Europa di donne che hanno realizzato una propria impresa’.
SINOSSI
“Incredibile ma vero: l’Italia è il paese delle donne imprenditrici. Proprio laddove è più difficile per una donna trovare un impiego, sono tante quelle che non si arrendono e un lavoro se lo inventano. Sono 1 milione e 400 mila le attività fondate o guidate da donne. Un boom di piccole e piccolissime imprese femminili che non riguarda specifiche realtà territoriali, ma accomuna l’intera penisola, da Nord a Sud. Angela Padrone ha analizzato da vicino il fenomeno, incontrando molte di queste donne e raccogliendo le loro storie”.
IMPRESA DA FAVOLA
Viaggio nel paese delle donne che si inventano il lavoro
Marsilio editori
OTTOBRE 2011
pp. 160
€ 15,00
ISBN: 978-88-317-1092-3
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