4 Ottobre 2011, h. 00:00

Decreto sviluppo e progetto per l’Italia: da Governo e imprese le ‘ricette’ anti-crisi

Mentre il Governo sta mettendo a punto una serie di misure che entro due settimane dovrebbero confluire nel decreto sviluppo, le imprese italiane non stanno a guardare e scendono in campo con 5 proposte per rilanciare la crescita. Rete Imprese Italia, Confindustria, Alleanza delle Cooperative, Abi e Ania hanno deciso di fare fronte comune e mandano un messaggio preciso: ‘Bisogna salvare il Paese. L’Italia ha bisogno di una politica economica diversa’. Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini ha chiarito il significato dell’iniziativa: ‘Noi non siamo e non vogliamo essere condannati a vivere in un Paese che non cresce’. La ricetta, contenuta nel ‘Progetto delle imprese per l’Italia’ e presentata nei giorni scorsi alla stampa, è articolata in 5 punti: riforma fiscale, liberalizzazioni e semplificazioni, infrastrutture ed energia, spesa pubblica e riforma delle pensioni, cessioni del patrimonio pubblico. Sono parole d’ordine che i presidenti delle 5 Organizzazioni hanno scandito nell’appello a Governo, Parlamento, forze politiche di maggioranza e opposizione, parti sociali a fare subito le riforme indispensabili per risollevare le sorti della nostra economia. ‘Tra i punti essenziali delle nostre proposte – sottolinea il Presidente Guerrini – vi è la diminuzione della pressione fiscale, la riduzione del carico di burocrazia, le liberalizzazioni tanto annunciate e mai realizzate, la disponibilità di credito in maniera più semplice e veloce’. Scelte immediate e coraggiose da realizzare senza indugi, chiedono le imprese. Perché – come ha detto il Presidente di Rete Imprese Italia Ivan Malavasi – non c’è più tempo: o si sceglie la strada delle riforme e della crescita in un contesto di stabilità dei conti pubblici, oppure si scivola verso il declino economico e sociale. Il segnale non poteva essere più chiaro. Ora la palla passa all’Esecutivo: nei prossimi giorni si vedrà se il pressing del mondo delle imprese italiane raggiungerà l’obiettivo auspicato.

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