26 Settembre 2011, h. 00:00
Debutta il Progetto Tutela artigiani per difendere pensioni, salute e risparmio degli imprenditori e delle loro famiglie
Questione di pochi anni e lo Stato non potrà più assicurare ai cittadini le tutele pensionistiche, l’assistenza sanitaria e, in generale, i servizi di welfare che ha garantito finora. Confartigianato ha quindi deciso di giocare d’anticipo e punta dritto sulla sussidiarietà per dare risposte tagliate sulle esigenze specifiche degli imprenditori e per investire sul futuro dei loro figli. Nasce così ‘Tutela Artigiani’, un progetto che si ispira al principio ‘meno Stato e più società’ e accompagna gli imprenditori dalla culla alla pensione. La Confederazione lo ha presentato in anteprima al Festival della Persona. Il Segretario Generale Cesare Fumagalli ne ha illustrato le caratteristiche: “Tutela Artigiani nasce per rispondere a un bisogno degli artigiani, delle loro famiglie, dei loro collaboratori per un welfare distribuito nell’arco della vita, capace di rispondere alle diverse esigenze. Sarà un fondo aperto, che coprirà le necessità dei cittadini dagli 0 anni, quindi dalla nascita, per tutto il ciclo di vita e potrà essere utilizzato per esigenze diversificate, a seconda delle età. Avrà fiscalità diverse per esigenze diverse: alcune di riconosciuta rilevanza sociale godranno di aliquote agevolate, altre di natura più strettamente personale avranno aliquote ordinarie”. Insomma, pensioni, sanità, integrazione al reddito, welfare su misura per gli artigiani. L’iniziativa di Confartigianato è stata tenuta a battesimo dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi intervenuto in apertura dei lavori del Festival. Secondo Sacconi il progetto ‘Tutela Artigiani’ “si inserisce in una linea fortemente sostenuto dal Governo: quella che si ispira a un criterio di sussidiarietà. Criterio insito nella tradizione di Confartigianato che ha costruito nel tempo, attraverso la bilateralità o la mutualità, strumenti solidali che oggi in questo Festival vengono ulteriormente sviluppati con la presentazione di un programma di protezione, di sicurezza sociale per gli artigiani e i loro familiari e che si aggiunge a quello già in atto per i loro dipendenti”. Apprezzamento per il progetto di Confartigianato è arrivato anche dal Presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua, che al Festival della Persona ha disegnato le prospettive delle pensioni degli italiani. “Io credo – ha detto Mastrapasqua – che mai come oggi è indispensabile che, oltre al primo pilastro, vale a dire quello gestito dall’Inps dove gli artigiani, per legge, versano i propri contributi per avere la pensione, ci sia un secondo pilastro. Il fatto che Confartigianato abbia pensato di costruirne uno proprio per far sentire più vicino lo strumento della previdenza complementare, non può che avere la mia grande considerazione e spero ci sia la più grande adesione possibile perchè oggi non si può fare a meno ne’ del primo ne’ del secondo pilastro”. Dopo la presentazione ad Arezzo, ora il progetto è pronto per essere varato. Fumagalli ha indicato la tabella di marcia del Progetto: “Nelle prossime settimane ci sarà la messa a punto finale e poi potrà essere distribuito sul nostro mercato del sistema associativo Confartigianato rivolto, in primis, ai nostri associati”.
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