6 Agosto 2011, h. 02:12
GELATO – Rilevazione di Confartigianato. Il gelato non conosce crisi: 2 mld la spesa annua degli italiani, 81 euro a famiglia
Giovane, single, residente in Lombardia. E’ l’identikit del maggior consumatore di gelato nel nostro Paese. Ma, in generale, gli italiani non rinunciano al piacere di gustare tutto l’anno coni, sorbetti e coppette. Merito della bontà del prodotto e anche del fatto che negli ultimi 12 mesi il gelato non ha fatto registrare aumenti di prezzo.
Secondo l’Ufficio studi di Confartigianato, che ha analizzato produzione e consumi di gelato in Italia, la spesa annua delle famiglie si attesta a 2.026 milioni di euro, con una crescita dell’1% rispetto allo scorso anno.
Per soddisfare la richiesta aumenta anche il numero delle gelaterie artigiane: nel 2011 sono 37.787 con 87.992 addetti e dal 2010 sono cresciute del 2,3% (pari a 858 gelaterie in più).
La rilevazione di Confartigianato mostra che sono i giovani adulti i maggiori consumatori di gelato. Il primato di spesa pro capite, pari a 67 euro all’anno, appartiene infatti ai single con meno di 35 anni. Seguono le giovani coppie senza figli (43 euro pro capite l’anno), mentre le coppie con 1 figlio spendono 33 euro pro capite l’anno. In particolare, il record della spesa appartiene al Nord Ovest e al Nord Est, con una media di 91 euro l’anno per famiglia. Nelle regioni del Centro si spendono 78 euro l’anno, nel Sud 67 euro e nelle Isole 64 euro.
A livello regionale, è la Lombardia a vantare il maggior numero di gelaterie artigiane (5.882 imprese, pari al 15,6% del totale) e a detenere il record dei consumi (392 milioni di euro l’anno, equivalente al 19,4% del totale nazionale).
Dopo i lombardi, i più golosi sono gli abitanti del Veneto e del Lazio. In ciascuna di queste due regioni si spendono in gelati 184 milioni di euro, pari al 9,1% del totale. Seguono a breve distanza il Piemonte (183 milioni la spesa annua in gelati, pari al 9% del totale), l’Emilia Romagna (179 milioni, pari all’8,8% della spesa nazionale) e la Campania con 141 milioni pari al 7% della spesa totale in gelati.
Duello tra Roma e Milano per il primato provinciale del maggior consumo di gelati: nella Capitale la spesa annua delle famiglie si attesta a 134,6 milioni, mentre il capoluogo lombardo segue a breve distanza con 133,9 milioni di euro. Conquista il terzo posto la provincia di Torino (95,7 milioni), seguita da Napoli (72,4 milioni), Brescia (48 milioni), Bologna (43 milioni), Bergamo (41,2 milioni), Genova (39,7 milioni).
Se dai consumi ci si sposta alla produzione, la classifica delle regioni con il maggior numero di gelaterie artigiane vede al secondo posto, dopo la Lombardia, il Lazio (3.768 imprese, pari al 10%), seguita da Campania (3.448 imprese pari al 9,1%), Veneto (3.225 imprese, pari all’8,5%), Emilia Romagna (3.047 imprese pari all’8,1%) e Piemonte (2.902 imprese, pari al 7,7%). Nell’ultimo anno, le gelaterie sono aumentate soprattutto in Abruzzo (+4,4%), Puglia (+3,8%) e Sardegna (+3,2%).
A livello di macro area il maggior numero di gelaterie artigiane è presente nel Mezzogiorno (12.072 imprese, pari al 31,9% del totale) e nel Nord Ovest (10.305 imprese, pari al 27,3%). Seguono il Nord Est con 7.784 imprese – pari al 20,6% del totale, e il Centro con 7.625 imprese pari al 20,2% del totale.
In Italia l’incidenza delle gelaterie artigiane sulla popolazione è pari a 62 aziende ogni 100.000 abitanti. L’incidenza è più alta al Nord Est (67 gelaterie ogni 100.000 abitanti). Seguono Nord Ovest e Centro (66 gelaterie ogni 100.000 abitanti). Nel Mezzogiorno, invece, questo indicatore scende a 58 gelaterie ogni 100.000 abitanti.
Le regioni con il più alto rapporto tra gelaterie ed abitanti sono la Liguria con 88 gelaterie ogni 100.000 abitanti, seguita da Valle d’Aosta e Sardegna, entrambe con 79 gelaterie ogni 100.000 abitanti, Emilia Romagna e Friuli-Venezia Giulia, entrambe con 69 gelaterie ogni 100.000 abitanti. La maggiore incidenza di gelaterie sulla popolazione in queste regioni è in parte determinata da una significativa quota di consumi da parte dei turisti.
“L’aumento del numero di gelaterie artigiane conferma che gli italiani continuano a preferire la qualità e la genuinità del nostro prodotto. Non esiste limite alla fantasia dei gelatieri artigiani che sono riusciti ad inventare oltre 270 gusti di gelato. Ma, al di là delle miscele più o meno fantasiose – sottolinea il Presidente dei Gelatieri di Confartigianato Loris Molin Pradel – rimane una certezza: quella del gelato artigiano è una ricetta semplice e genuina: soltanto latte, uova, zucchero e frutta. Rigorosamente freschi, senza conservanti ed additivi artificiali, e lavorati secondo le tecniche tradizionali senza insufflazione d’aria.
Per quanto riguarda i gusti si rimane fedeli alle miscele classiche anche se è un piacere vedere le vetrine ricche, con molti gusti tra cui poter scegliere. Si è affezionati ai gusti semplici come: crema, cioccolato, nocciola, fragola. Inoltre, i gelatieri artigiani sono sempre più attenti a soddisfare particolari esigenze dietetiche o legate a intolleranze alimentari della clientela”.
E proprio per tutelare e promuovere la lavorazione rigorosamente artigianale del gelato e garantire la genuinità di un prodotto simbolo della cultura alimentare italiana nel mondo, Confartigianato Gelatieri ha creato ARTIGELATO, il marchio di garanzia che certifica l’adozione, da parte degli artigiani gelatieri, di un disciplinare di produzione che prevede l’impiego prevalente di materie prime naturali, fresche, selezionate direttamente presso il produttore.
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