20 Luglio 2011, h. 12:50

OREFICERIA – Allarme di Confartigianato. Settore orafo in crisi: giù produzione (-18,1%) e occupati (-2,8%). Dal Governo impegno per soluzione problemi

 

Dal Governo è arrivato un importante segnale di attenzione per affrontare i gravi problemi del settore orafo che sta vivendo uno dei suoi momenti più difficili: la produzione a maggio è diminuita del 18,1% e l’occupazione è calata del 2,8% tra marzo 2010 e marzo 2011”.

Lo riferisce Luciano Bigazzi, Presidente degli Orafi di Confartigianato, che stamane, insieme alle Organizzazioni che compongono la Consulta Nazionale Orafi, ha partecipato ad un incontro a Palazzo Chigi convocato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e al quale sono intervenuti numerosi rappresentanti dell’Esecutivo.
“Il Sottosegretario Letta – sottolinea il Presidente Bigazzi – si è impegnato ad approfondire gli aspetti che stanno mettendo in ginocchio le nostre imprese e a riconvocare a settembre le Organizzazioni rappresentative del settore dell’oreficeria”.
“L’oreficeria italiana – sottolinea il Presidente di Confartigianato Orafi – è costituita da circa 11.000 imprese impegnate nella produzione e da oltre 20.000 dettaglianti, con complessivi 120.000 addetti, senza considerare l’indotto, per un fatturato annuo di 6,5 miliardi di euro e un contributo significativo all’equilibrio della nostra bilancia commerciale. E’ un settore d’eccellenza del made in Italy che però deve essere tutelato e valorizzato per consentire ai nostri prodotti di continuare a competere sui mercati internazionali”.
Tra i numerosi problemi segnalati nel dossier presentato oggi al Governo dalla Consulta Nazionale Orafi: i dazi doganali e le barriere non tariffarie che penalizzano le nostre esportazioni, le restrizioni sul fronte del credito, gli alti costi delle materie prime, il fenomeno della contraffazione e dell’oro sottotitolato, la sicurezza.

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