17 Maggio 2011, h. 00:00

Confartigianato dona a Torino il restauro della statua di Garibaldi

A Torino, la prima capitale d’Italia, Confartigianato Imprese ha scelto di festeggiare il 150° dell’Unità del nostro Paese. Una manifestazione nazionale che coinvolgerà il capoluogo piemontese il 27 e 28 maggio prossimi, con una serie di eventi e di iniziative culturali che attireranno migliaia di persone all’ombra della Mole. Come già successo ad Arezzo, in occasione del Festival della Persona, Confartigianato, che da più di sessant’anni accompagna alla promozione della micro e piccola impresa, anche un forte impegno civico e sociale, lascerà alla città un dono, un omaggio, un segno del proprio passaggio. Quel dono sarà il restauro di un monumento simbolo della città e del risorgimento italiano, la statua di Giuseppe Garibaldi in Corso Cairoli, alle porte del parco del Valentino. “Un intervento come questo di Confartigianato è veramente prezioso perché, non soltanto aiuta il Comune nello svolgimento delle sue funzioni di conservatore del patrimonio museale, ma anche perché aggiunge una competenza a speciale, particolare. Questa, infatti – ha aggiunto Fiorenzo Alfieri, assessore al 150° dell’Unità d’Italia e alla cultura del Comune di Torino – non parliamo di una sponsorizzazione, ma di una vera e propria collaborazione tra istituzioni e mondo dell’artigianato, in particolare con i maestri restauratori”. Per farlo, Confartigianato ha coinvolto il Consorzio “Piemonte restauri”, la Camera di Commercio di Torino e la Regione Piemonte. Un intervento che interesserà tanto la parte bronzea, la statua di Garibaldi, quanto quella lapidea, con la figura femminile raffigurante l’Italia che fa da basamento all’intera opera. “Una delle più grosse difficoltà di questo intervento – ha spiegato il restauratore Piercarlo Craviolatti – è l’ossidazione di ferro sul bronzo e sul lapideo, in questo il granito. Ci sono anche incrostazioni di nero sul marmo, su cui è necessario intervenire, ovviamente con grande maestria per evitare di rovinare il materiale originale”. La scelta di una statua tanto significativa per i valori risorgimentali non è stata casuale. Garibaldi e Torino sono il simbolo di quegli ideali, del sogno di un’Italia unita che potesse contribuire in maniera determinante alla vita politica ed economica europea. Ne è convinto Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte. “Quale simbolo migliore di Garibaldi. Un simbolo che richiama l’unitarietà ma anche la transnazionalità. Un simbolo che ci riporta all’intraprendenza degli italiani all’estero e in Italia. Collocato in questa sede bellissima, su questo spaccato di Torino meraviglioso, che dà il senso del rigore e dell’eleganza del lavoro degli italiani e di quello che noi portiamo all’estero”.

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