12 Gennaio 2011, h. 16:35

RETE Imprese Italia SU energie rinnovabili: “bene decreto, ma accelerare tempi di attuazione”

“Misure positive che puntano sulla green economy come leva strategica per superare la crisi”. 

E’ il giudizio espresso da Giorgio Guerrini, Presidente di Rete Imprese Italia (Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti), durante l’Audizione, svoltasi oggi alla 10° Commissione Industria del Senato, sullo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso per l’energia da fonti rinnovabili.

Secondo Guerrini “le misure previste dal decreto possono rappresentare un importante strumento di sviluppo, di creazione di nuovi mercati, di nuove attività imprenditoriali. Ma l’efficacia delle nuove norme rischia di essere vanificata da tempi lunghi d’attuazione”.

Il Presidente di Rete Imprese Italia sollecita modifiche ad aspetti critici dello schema di decreto. Ad iniziare dai costi per sostenere il settore delle energie rinnovabili che – sottolinea  – “non devono ricadere sulle bollette elettriche e del gas, finendo così per aumentare il prezzo finale dell’energia che è tra i più cari d’Europa”.

Inoltre, Rete Imprese Italia ritiene necessario che, in ciascuna regione, siano fissati obblighi specifici per raggiungere obiettivi di produzione di energia rinnovabile chiari e definiti e che, a livello nazionale, sia stabilita un’unica soglia di potenza massima degli impianti autorizzabili.

Un altro aspetto richiamato dal Presidente Guerrini riguarda il nuovo sistema di qualificazione previsto per gli installatori. A questo proposito, il Presidente di Rete Imprese Italia sollecita procedure di qualificazione uniformi in tutto il Paese, il coinvolgimento delle Associazioni imprenditoriali nella definizione dei percorsi formativi e il riconoscimento automatico della qualificazione per gli imprenditori che già svolgono l’attività di installatore.

Rete Imprese Italia sottolinea altresì la necessità di chiarire gli aspetti del decreto riguardanti la cogenerazione per evitare il rischio che impianti già incentivati ottengano ulteriori incentivi.

Sul fronte delle politiche di efficienza energetica, il Presidente Guerrini ribadisce l’esigenza di rendere stabili forme di incentivi come la detrazione del 55% delle spese sostenute per la riqualificazione energetica degli edifici.

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