8 Novembre 2010, h. 00:00
Confartigianato e Ministero della Gioventù per l’imprenditoria giovanile
Il Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, ha presentato in settimana il nuovo portale dedicato all’imprenditoria giovanile. Un punto di raccordo unico dove trovare tutte le informazioni necessarie per avviare un’impresa, per conoscere i bandi nazionali aperti e dove scambiarsi notizie, consigli e informazioni utili per i giovani che decidono di iniziare un proprio percorso imprenditoriale. Un progetto voluto e sostenuto anche dai movimenti giovanili delle principali organizzazioni datoriali italiane, Confartigianato in testa, da sempre attenta alle problematiche imprenditoriali giovanili. La scorsa settimana, infatti, Confartigianato ha diffuso un rapporto sull’emergenza manodopera nell’artigianato. Numeri che hanno conquistato spazi importanti sui mezzi di comunicazione del Paese. Ma soprattutto, che hanno avuto il merito di porre l’attenzione sulle tante, troppe difficoltà lavorative incontrate dai giovani in questo paese. Secondo il rapporto dell’Ufficio studi di Confartigianato, infatti, il 26,7% del fabbisogno occupazionale delle imprese artigiane è rimasto scoperto. In altre parole, gli artigiani offrono lavoro, ma non ci sono giovani disposti a lavorare nelle imprese. L’elenco dei mestieri artigiani a corto di manodopera è lungo, nonostante in Italia cresca il numero dei giovani disoccupati, aumentati, tra il 2008 e il 2010, di 216mila persone. Eppure, il lavoro offerto dalle imprese è ben retribuito, un apprendista artigiano, in media, guadagna quasi 800 euro, il 70% dello stipendio previsto per un contratto al livello d’ingresso, ma soprattutto, offre la possibilità di iniziare un percorso formativo qualificante, capace, in breve tempo, di permettere ai giovani di avviare una propria impresa. Ma oggi, i giovani, preferiscono rispondere al telefono di un call center. Per 400 euro al mese.
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