21 Settembre 2010, h. 00:00
Confartigianato Orafi e Cisgem certificano i gioielli artigiani
La gioielleria archivia i tempi aurei quando il parametro del successo commerciale del settore era rappresentato dalle quantità, dai chili di oro collocati sul mercato. Eppure i gioiellieri, i distributori e i buyer che hanno animato la terza edizione di Vicenzaoro Choice, una delle icone fieristiche internazionali del settore, quest’anno non parlano di crisi, piuttosto sono convinti che da ora in avanti dovranno fare i conti con una ‘nuova normalità’. Insomma, i tempi del catename, dell’oro acquistato più per investimento che per il piacere di indossarlo sono finiti, e per l’oreficeria italiana inizia una fase di ricollocamento lungo nuove tendenze, magari puntando su prodotti con più valore aggiunto. ‘La nuova normalità’ a cui pensano gli operatori del settore, dunque, passa attraverso la valorizzazione degli elementi distintivi del made in Italy: il design, l’innovazione, l’emozionalità di prodotti esclusivi. Ma c’è anche di più. Come per la moda e per le altre bandiere del ben fatto in Italia, anche la gioielleria è partita alla ricerca di una etichetta per certificare l’eccellenza delle proprie lavorazioni. A spingere sull’acceleratore della certificazione della qualità dei prodotti per rilanciare il settore è Confartigianato Orafi che ha scelto la rassegna vicentina per siglare un accordo, il primo del genere, con la Cisgem Spa, il laboratorio gemmologico della Camera di Commercio Italiano, un vero gigante della certificazione dei metalli e delle pietre preziose attivo su tutto il territorio nazionale. Grazie all’accordo, le aziende orafe di Confartigianato potranno fornire un documento a corredo dei prodotti realizzati che certifica materiali e relative lavorazioni. Se è ancora presto per concludere che a Vicenza è nata l’etichetta dell’oro made in Italy è comunque certo che si tratta di un bel passo avanti in tale direzione. <i>“Si tratta</i> – spiega il Presidente di Confartigianato Orafi Luciano Bigazzidi – <i>di un accordo di grande rilevanza per le imprese artigiane, in termini di competitività e immagine positiva, e per i consumatori, che finalmente avranno la certezza delle caratteristiche dei prodotti che acquistano”.</i> Dario Bossi Migliavacca, presidente del Cisgem sottolinea che <i>“grazie all’intesa con Confartigianato le imprese aderenti potranno presentarsi sul mercato come garanti di qualità, trasparenza e certificazione dei propri prodotti”.</i> Infine, <i>”un accordo strategico che porta un valore aggiunto a tutta la produzione italiana”, </i>lo ha definito Corrado Facco, direttore generale di Fiera Vicenza. Per Facco <i>“l’intesa permette alle aziende italiane di offrire un servizio in più e un nuovo strumento di interlocuzione con i clienti, con la propria distribuzione e nei confronti dei mercati internazionali e della tutela del consumatore finale”.</i>
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