19 Luglio 2010, h. 00:00

Sui macchinari per i saloni di bellezza è caos

Il calderone lo ha scoperchiato qualche settimana fa la Guardia di Finanza di Verona che ha messo a segno un maxi sequestro di apparecchi per trattamenti estetici rigorosamente ‘made’ in Cina, falsi come le certificazioni di qualità e le documentazioni tecniche che li accompagnavano. Tra lettini abbronzanti e apparecchiature elettromeccaniche, le fiamme gialle hanno sequestrato oltre 20.000 pezzi; un traffico gigantesco che conferma come dopo le griffe della moda, i marchi prestigiosi di orologi, occhiali e accessori, ora a finire nel mirino dell’industria del falso è il settore della bellezza. Un allarme che Confartigianato Estetica ha lanciato da tempo. “Noi come Confartigianato Estetica lo abbiamo denunciato già a novembre 2009 – spiega Anna Parpagiolla, Presidente dell’associazione – a un forum organizzato dal Ministero della Sanità il Forum Risk Management. Lo abbiamo denunciato lì, lo abbiamo denunciato a marzo a un convegno nostro. Posso solo dire che l’allarme è stato recepito davvero lentamente” Ma la presenza sul mercato di apparecchiature taroccate non è l’unico problema denunciato dalle estetiste. Anche i prodotti regolari, infatti, spesso lasciano a desiderare quanto a indicazioni tecniche sul loro utilizzo e su eventuali controindicazioni per la salute degli operatori e dei consumatori. Ne è convinta la Presidente Parpagiolla: “C’è una forte carenza normativa – sottolinea – che noi stiamo cercando di risolvere, sollecitando il Ministero della Sanità e il Ministero dello Sviluppo Economico. Occorre fare chiarezza su quali indicazioni debbano necessariamente accompagnare le apparecchiature elettromeccaniche, per una maggior tutela nostra e dei consumatori. Il consumatore si deve rivolgere comunque a estetiste professioniste. Questa è la cosa più importante”. Insomma, mentre altri settori invocano leggi a maglie larghe, la presidente di Confartigianato estetica, al contrario, chiede regole più stringenti: le chiede per i produttori di apparecchiature e annuncia un’iniziativa per l’autunno. “Stiamo mettendo a punto la Carta dei diritti dell’estetista, un’importante iniziativa che presenteremo tra settembre e ottobre nel corso di una conferenza stampa. Si tratta di un documento che impegnerà alla massima trasparenza i produttori di apparecchiature che lo sottoscriveranno”.

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