17 Maggio 2010, h. 00:00

Piccole imprese, gas a prezzo tutelato ancora per un anno

Slitta di un anno quello che si annunciava come un vero salto nel buio per tutte le piccole imprese la cui attività dipende strettamente dalla bolletta del gas: il passaggio dal regime tutelato, dove i prezzi del gas sono fissati dall’Autorità per l’energia, a quello libero dove a determinare l’offerta sono gli operatori del settore. L’Autorità per l’energia, accogliendo le sollecitazioni di Confartigianato, ha prorogato al 30 settembre 2011 la fuoriuscita obbligatoria delle piccole imprese dal regime di tutela, quella sorta di cuscinetto che finora ha messo al riparo i piccoli dai potenziali pericoli di un mercato giovane come quello della vendita di energia. E basta solo dare un’occhiata a una bolletta, leggere il profilo di un’offerta commerciale del settore, o contattare un call center, per farsi un’idea del perché il 43% delle piccole imprese con consumi di gas fino a 200.000 metri cubi, non ne vogliano sapere di lasciare il mercato ‘protetto’, per quello libero. Informazioni spesso incomplete e poco trasparenti fornite da sportelli e call center difficilmente accessibili; una situazione diffusa sul mercato libero, più al sud che al nord, che fa da specchio a un processo di liberalizzazione che a quasi dieci anni dal suo avvio mostra ancora una sostanziale incompiutezza. E se a questo si aggiunge che tra il 2004 e il 2008 i prezzi sul mercato libero sono cresciuti molto più rapidamente rispetto a quelli del mercato tutelato, il quadro è davvero completo: a queste condizioni il passaggio è tutt’altro che invogliante. Eppure il passaggio ci sarà comunque, ma solo il prossimo anno. E l’attesa di Confartigianato è che nel frattempo si rimuovano quegli ultimi ceppi che ancora impediscono alla liberalizzazione del mercato dell’energia di spiccare il volo.

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