2 Dicembre 2009, h. 00:00

In arrivo la normativa a misura di Pmi

Chiusura a tempo di record per il primo ‘lotto di lavori’ di una delle grandi opere che artigiani e piccole imprese attendono da più tempo: la costruzione della “corsia preferenziale” per consentire alle PMI di superare i rallentamenti e i blocchi imposti dall’eccesso di burocrazia e da un sistema di regole che prescinde dalla realtà del tessuto produttivo italiano. Consegnato alla storia il motto di Vittorio Valletta “Ciò che va bene alla Fiat va bene all’Italia”, il Governo inaugura una nuova stagione all’insegna del “Pensare anzitutto al piccolo”, vale a dire – sono parole del presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini – “porre al centro dell’iniziativa e dell’azione politica e delle strategie di sviluppo del Paese 4.223.639 micro e piccole aziende, pari al 98% delle imprese italiane, che danno lavoro al 59,3% degli addetti, realizzano il 43,9% del valore aggiunto e il 39,4% degli investimenti”. A poco più di un anno dall’annuncio, il Governo Berlusconi ha dato via libera, primo in Europa, a una direttiva che recepisce lo Small Business Act, il pacchetto di iniziative e proposte di azioni politiche da attuare a livello europeo e negli Stati membri per valorizzare 23 milioni di piccole e medie imprese europee. Dopo il disco verde preliminare di Palazzo Chigi, scattato il 27 novembre, il testo passa ora al vaglio della Conferenza unificata Stato-Regioni-Enti Locali per arrivare alla definitiva approvazione del Consiglio dei Ministri. L’iniziativa incassa il giudizio più che favorevole del Presidente di Confartigianato Guerrini, che la definisce “un grande segnale della volontà del Governo di dare centralità alle PMI”. Confartigianato è stata tra i primi e più forti sostenitori dello Small Business Act, un impegno riconosciuto pubblicamente anche dal Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola che lo scorso giugno, nel corso dell’Assemblea annuale della Confederazione ha dichiarato che i primi risultati concreti prodotti dal Tavolo di iniziativa per le PMI, istituito proprio per dare corpo all’atto di indirizzo della Commissione UE, sono stati ottenuti “grazie al prezioso contributo di analisi e proposta fornito da Confartigianato”. Interventi di semplificazione, riduzione degli oneri amministrativi, apertura dei mercati e sostegno alle potenzialità di sviluppo delle PMI, sono solo alcuni dei principi enunciati dallo Small Business Act che trovano spazio nella direttiva elaborata dal dicastero di Scajola e sottoscritta dal premier Silvio Berlusconi, che individua dieci azioni chiave per creare un terreno favorevole allo sviluppo delle PMI. Tra i punti più innovativi della direttiva, spiega il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli, “trovano spazio alcune delle proposte formulate dalla Confederazione, fra queste l’istituzione di un’Agenzia per le micro e piccole con il compito di rielaborare proposte finalizzate a favorire lo sviluppo delle aziende con meno di 50 dipendenti e la predisposizione di una legge annuale sulla micro e piccola impresa”. Anche in questo caso si tratta di una promessa fatta dal Governo nel corso dell’Assemblea confederale di giugno. A impegnarsi con i vertici di Confartigianato, il premier Berlusconi che aveva anticipato l’inserimento dell’Agenzia per le MPI nel pacchetto di provvedimenti per sostenere l’economia reale del Paese. Tra gli altri aspetti rilevanti del provvedimento, previste semplificazioni in materia di appalti e sub appalti e semplificazioni amministrative per ridurre gli oneri che gravano sulle imprese. Prevista anche la telematizzazione dei rapporti con la Pubblica amministrazione, il rafforzamento del Fondo di garanzia e la creazione di nuovi strumenti finanziari per il credito e la capitalizzazione delle piccole imprese. Sulla rapida attuazione degli aspetti legati al credito, in particolare, ha insistito il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini: “Ci aspettiamo – ha dichiarato – che i principi contenuti nella direttiva siano rapidamente applicati, a cominciare dalle Legge Finanziaria nella quale sollecitiamo l’intervento di patrimonializzazione dei Confidi”.

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