4 Settembre 2009, h. 00:00

Confartigianato ed UniCredit rispondono all’SOS delle imprese italiane

Si chiama “SOS Impresa Italia” l’ultima iniziativa realizzata da Confartigianato e Unicredit Group per contrastare la difficile congiuntura economica che ha colpito tante, troppe micro e piccole imprese italiane. Cavalcando l’onda lunga dell’accordo tra Governo ed ABI per una moratoria del credito nei confronti delle imprese, Confartigianato, le altre sigle dell’artigianato e del commercio ed il colosso bancario di piazza Cordusio hanno stretto un’alleanza per “rispondere ad una platea di oltre 10mila imprese con difficoltà economiche che, con questo accordo, potranno continuare la propria attività imprenditoriale”, come ha dichiarato il Presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, al termine della conferenza stampa di presentazione dell’intesa. Nessuna campagna pubblicitaria a caratteri cubitali, spot televisivi o promesse ad effetto. La crisi è reale e merita una serie di iniziative concrete e rapide. “Il momento economico è particolarmente delicato ed è importante offrire una risposta immediata alle esigenze delle imprese – ha rassicurato Roberto Nicastro, deputy CEO di UniCredit – entro e non oltre sei mesi”. Sei mesi, dunque, per creare e rendere immediatamente operative le 80 task force, 30 a livello regionale e 50 a livello provinciale, per rispondere alle necessità creditizie delle imprese, valutando “caso per caso, le richieste delle piccole imprese in difficoltà ed individuando le soluzioni più efficaci per dare loro un’opportunità di rilancio”, ha aggiunto il Presidente Guerrini. “Le task force locali coadiuveranno la Banca sia nella concessione di nuova finanza, sia nell’individuare possibili soluzioni per le imprese che necessitino di una ristrutturazione delle attuali linee di credito o che debbano rafforzare il proprio profilo di rischio – ha spiegato Nicastro – Tutto ciò consentirà di valorizzare il patrimonio conoscitivo delle Associazioni e dei Consorzi di garanzia fidi”. L’accordo siglato a Roma lo scorso 2 settembre da UniCredit e dalle sigle di rappresentanza del commercio e dell’artigianato mette in discussione i rigidi parametri introdotti da Basilea 2, una normativa che nasce severa e che con la crisi economica rischia di diventare letale per migliaia di imprese. “La procedura di accesso al progetto sarà snella e punta a rimuovere le rigidità imposte dai parametri di Basilea 2 – ha spiegato il Presidente di Confartigianato – Bisogna dimostrare che il credito alle micro e piccole impresse è soffocato dalla rigidità della burocrazia e dei regolamenti introdotti da Basilea 2. Bisogna dare ossigeno all’impresa vera, all’impresa radicata nel territorio, a quelle 4 milioni e mezzo di aziende che sviluppano la propria attività imprenditoriale e che creano ricchezza ed occupazione”, ha concluso Giorgio Guerrini. Nel dettaglio, “Sos Impresa Italia” offre agli imprenditori una vasta gamma di possibili interventi creditizi. Dalla possibilità di allungare il piano d’ammortamento di cinque anni rispetto alla durata originaria all’opportunità di sospendere per 12 mesi il pagamento delle rate per la quota capitale, sostituite con rate di solo interesse, passando per la concessione di mutui ipotecari a titolo personale agli imprenditori e finendo con l’allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa. “Le prime task force – ha annunciato Nicastro – saranno attive già da settembre e partiranno dalle aree più “imprenditoriali” e maggiormente colpite dalla crisi economica e dalla stretta creditizia”.

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