25 Agosto 2009, h. 20:41

Rilevazione di Confartigianato sulle aziende in crescita nell’ultimo anno Dai settori anti-crisi 8.134 nuove imprese. Boom di attività per alimentare, green economy, fitness, ICT, tempo libero

Buona cucina, green economy, benessere fisico, information technology, tempo libero, assistenza alle persone e cura degli animali: gli stili di vita degli italiani stimolano la vivacità imprenditoriale e, nonostante la crisi, hanno contribuito a far crescere, in un anno, il numero delle imprese artigiane di 8.134 unità.

La classifica delle attività anti-crisi, stilata dall’Ufficio studi Confartigianato, ha rilevato 37 settori in cui operano 429.684 imprese (un terzo del totale delle aziende artigiane) nei quali, da giugno 2008 a giugno 2009, si è registrato un tasso medio di sviluppo dell’1,9%.

Al buon cibo non si rinuncia: il record di natalità imprenditoriale appartiene, in valore assoluto, al settore dell’alimentazione di qualità, che conta 63.498 aziende, con una crescita in un anno di 2.082 imprese, pari al + 3,4%.

Anche la coscienza ecologista si fa strada nelle abitudini dei nostri connazionali e la green economy si afferma come ‘motore’ di iniziative imprenditoriali: i 149.506 artigiani delle costruzioni e dell’installazione di impianti per la ‘casa sostenibile’ sono aumentati di 1.782 unità (+1,2%), mentre, con una crescita del 4,2%, toccano quota 19.361 le imprese ‘verdi’ che si occupano di disinquinamento, pulizia di aree pubbliche, creazione e manutenzione di giardini e spazi verdi.

Pur in tempo di crisi gli italiani pensano al loro benessere fisico, settore in cui si registrano 1.696 nuove imprese (con un tasso di sviluppo dell’1,4%) dedicate alla cura della persona che portano a 125.665 le attività di parrucchieri ed istituti di estetica, centri benessere, assistenza sociale non residenziale,

Anche l’Information Technology sfida la crisi con una crescita del 3,2% per le 14.861 imprese di software ed elaborazione dati, mentre si sviluppano del 5,1% le attività di installazione di impianti antincendio e di collaudi tecnici.

Non flettono i trasporti di merci e persone che, tra imprese di logistica, autotrasportatori, taxi, noleggiatori con conducente, autoscuole, scuole nautiche e corrieri postali, contano su 800 imprese in più, con un tasso di sviluppo del 2,9%.

Anche turismo e tempo libero continuano ad offrire opportunità di lavoro: le attività di animazione, spettacoli itineranti, stabilimenti balneari fanno infatti registrare una crescita del 10,3% e le imprese di costruzione e manutenzione di imbarcazioni e motociclette ‘su misura’ aumentano dell’1,4%.

Creatività e ingegno made in Italy non si arrendono alle difficoltà della congiuntura, tanto che aumentano dell’1,4% le imprese di pubblicità e quelle che operano nella multimedialità, nel design e styling di moda. Così come aumentano del 2% le attività di restauro e conservazione di opere d’arte.

La crisi non fa venire meno negli italiani l’affetto per gli animali cui si deve la crescita del 2,6% delle attività di produzione alimenti e di servizi di cura non veterinari.

Ed infine è sempre la crisi a far crescere il numero di quelli che ‘riparare conviene’, i quali hanno contribuito allo sviluppo dello 0,3% dei servizi di riparazione di beni di consumo.

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