16 Luglio 2009, h. 00:00
Estetica, il Ministero mette al bando i massaggi abusivi
Un’ordinanza ministeriale per bandire i massaggiatori abusivi dalle spiagge italiane. La firma sul documento è del Sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, che ha sottolineato come “l’assenza di specifico igiene delle mani può essere veicolo di trasmissione di infezioni cutanee e l’utilizzo di oli, pomate ed altri prodotti di ignota provenienza potrebbe generare fenomeni di reazioni allergiche”. Come l’estate scorsa, dunque, il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha messo al bando i massaggi eseguiti sulle spiagge italiane da massaggiatori improvvisati. Un’iniziativa che fa il paio con quella lanciata da Confartigianato Estetica già dall’estate 2008. “Non permettere che giochino sulla tua pelle” è il nome della campagna informativa indetta da Confartigianato Imprese per sensibilizzare i cittadini a diffidare di chi, senza conoscenze tecniche o preparazione professionale, si improvvisa massaggiatore mettendo a rischio la salute stessa dei cittadini. “I trattamenti eseguiti da mani inesperte – ha detto Anna Parpagiolla, Presidente di Confartigianato Estetica – non danno alcun beneficio e possono provocare danni anche gravi”. “Sottolineo – ha aggiunto il Sottosegretario alla Salute, Francesca Martini – che esistono patologie, ed in particolare dell’apparato vasculolinfatico ed osteoarticolare, che possono avere complicanze a seguito di massaggi tecnicamente non adeguati”. Il rischio per i cittadini è alto. Infezioni cutanee e problemi muscolari sono soltanto alcuni dei pericoli che corre chi affida il proprio corpo e la propria pelle a massaggiatori improvvisati. “Affidandosi ad un centro estetico in regola – ha concluso Anna Parpagiolla – si ha la certezza di contare su operatori qualificati grazie ad anni di studio, di apprendistato e di aggiornamenti professionali, professionisti rispettosi delle leggi sull’ambiente, sulla salute e la sicurezza dei clienti”.
Notizie correlate:
Nessun articolo correlato.