17 Luglio 2009, h. 20:58
Decreto anticrisi Guerrini (Confartigianato): “La liberalizzazione del mercato gas inizia da misure all’esame del Parlamento”
Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini sollecita “interventi migliorativi in sede parlamentare delle misure riguardanti il gas, che cedano adeguata capacità produttiva e vadano in favore di tutto il comparto produttivo particolarmente vessato dalla crisi”.
“E’ necessaria ed urgente – sottolinea Guerrini – la creazione di un mercato del gas che sia realmente tale, in cui operino più soggetti e in cui rete e stoccaggio escano dalla concentrazione in mano ad un unico soggetto, come si verifica nell’attuale contesto italiano. Altrimenti, nell’imminenza della riforma che nel 2010 spingerà tutti gli utenti non domestici verso il mercato libero del gas, le piccole imprese rischiano, senza più usufruire di tutele tariffarie, di finire nelle mani di un monopolista e di subire rincari sul trasporto causati dall’applicazione di una tariffa degressiva che avvantaggia esclusivamente le grandi imprese energivore. In tal modo si riproporrebbe anche nel settore gas, cosi come in quello elettrico, un irrecuperabile divario di costi tra piccoli e grandi imprenditori”.
Secondo il Presidente Guerrini “è sufficiente analizzare il volume totale di vendite di gas al mercato al dettaglio per il comparto commercio, servizi e industria, sotto i 200.000 metri cubi annui, pari a circa 6 miliardi di metri cubi annui, per comprendere che il quantitativo definito dalla norma contenuta nel decreto anti crisi prevede un obbligo di cessione troppo ridotto al fine di consentire un adeguato risparmio anche per le piccole e medie imprese”.
“Il dibattito aperto a seguito dell’adozione di questa norma, relativo alla necessità di perequare la rendita da stoccaggio anche in favore degli utenti industriali – afferma Guerrini – è frutto di un’errata impostazione concettuale che, invece di prendere di petto il fenomeno della concentrazione di reti e stoccaggio in mano ad un unico soggetto, cerca di aprire qualche margine per i consumatori industriali senza turbare troppo l’attuale assetto”.
Guerrini auspica “la collaborazione di tutto il mondo produttivo per sollecitare la creazione di un vero mercato e reali liberalizzazioni, vale a dire gli unici strumenti utili affinché le imprese grandi e piccole non siano sfavorite nella competizione europea”.
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