17 Marzo 2009, h. 14:42
CRISI Da Confartigianato ‘pacchetto’ di proposte al Parlamento Il Presidente Guerrini: “Terapia d’urto strutturale per il 99,4% delle imprese italiane. Subito un Commissario straordinario anti-burocrazia”
Misure immediate per ridare ‘ossigeno’ alle piccole imprese e interventi strutturali per semplificare l’attività imprenditoriale e assicurarne la continuità.
In un pacchetto di 38 proposte presentate oggi ai Parlamentari di maggioranza e opposizione, Confartigianato ha riassunto la sua ‘terapia’ d’urto per consentire alle imprese di fronteggiare l’emergenza crisi e per rilanciare la crescita e la competitività del Paese.
Partendo proprio dalle piccole imprese fino a 49 dipendenti “che – ha sottolineato il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini – sono la base produttiva del Paese. Dopo il salvataggio di Alitalia, le rottamazioni per Fiat, gli incentivi a Merloni e Piaggio, è ora di fare davvero qualcosa per il 99,4% delle imprese italiane. Quelle aziende protagoniste dell’economia reale del Paese che finora hanno sfidato la crisi senza alcun ‘paracadute’”.
“Non chiediamo aiuti, sconti o assistenzialismo. Vogliamo che la crisi sia l’occasione per sbloccare le riforme più volte annunciate e mai attuate. A cominciare dalla semplificazione dell’attività d’impresa. Proponiamo la nomina di un Commissario straordinario anti-burocrazia, delegato per la deregolazione e la semplificazione amministrativa. Non un altro ente politico astratto, non un altro Osservatorio, ma un manager con poteri straordinari che finalmente si occupi concretamente di sfoltire la giungla burocratica che imprigiona l’attività degli imprenditori”.
Sono 7 i capitoli in cui si articolano le proposte di Confartigianato per far ripartire l’economia: Credito e incentivi; Misure per incentivare la domanda; Incentivi fiscali; Misure per la crescita e la competitività; Misure per il sostegno del lavoro e dell’occupazione; Energia; Istituzione dell’Agenzia per la piccola impresa.
Per ciascun capitolo, Confartigianato propone interventi finalizzati a potenziare strumenti già esistenti, ad esempio i Consorzi fidi per favorire l’accesso al credito, e volti a sciogliere pesanti nodi come, ad esempio, i ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese. “Si tratta – ha spiegato il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli – di misure che per le imprese significherebbero molto: basti soltanto pensare che la crisi del credito è già costata alle imprese 12,5 miliardi e che i ritardi di pagamento della PA costano alle nostre imprese 1,7 miliardi di oneri finanziari”.
Tra le proposte in materia fiscale per dare una boccata d’ossigeno alle imprese, la Confederazione chiede lo slittamento a novembre del pagamento delle imposte. “Anche in questo caso – spiega Fumagalli – nessun ‘regalo’, ma un semplice differimento che avrebbe il vantaggio di lasciare liquidità alle imprese e di dare un segnale di fiducia agli imprenditori”.
“Trasformiamo la crisi in opportunità per far ripartire l’economia – conclude Guerrini – e per valorizzare, nei fatti e non solo a parole, le piccole imprese”. Per realizzare questo obiettivo, Confartigianato propone anche, in attuazione dei principi europei contenuti nello Small Business Act, di istituire, presso la Presidenza del Consiglio, l’Agenzia per le micro e piccole imprese con il compito di favorire lo sviluppo delle aziende con meno di 50 dipendenti e di predisporre il Rapporto annuale sulla piccola impresa del Presidente del Consiglio. Tra i compiti dell’Agenzia indicati da Confartigianato vi è anche l’analisi di impatto preventivo sulle piccole imprese dei disegni di legge e degli schemi di decreti legislativi e la verifica di impatto successivo degli atti normativi.
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