19 Marzo 2009, h. 00:00
Autoriparazione, la sopravvivenza del settore passa per il rinnovo del BER
Nel 2010 scadrà il BER, il Regolamento di Esenzione per il settore automotive (CE) 1400/2002, attualmente in vigore per proteggere la libera concorrenza e la scelta del consumatore nel settore ricambi e riparazioni. Il BER, infatti, impone alle case automobilistiche di rendere libere ed accessibili a tutti gli operatori della filiera le caratteristiche tecniche delle automobili prodotte. Un regolamento che tutela la libertà di scelta dei consumatori, l’operatività delle autofficine indipendenti e la competitività della rete post vendita. Ma, soprattutto, un regolamento che scadrà tra meno di un anno, mettendo a rischio l’esistenza stessa di un mercato che, soltanto in Italia, interessa 100mila imprese e 350mila addetti. In Europa, invece, l’autoriparazione impiega 665mila imprese e quasi 4 milioni di occupati. Per sensibilizzare le istituzioni comunitarie, ma anche i singoli Governi nazionali, a rinnovare il regolamento europeo, le rappresentanze di categoria hanno dato vita alla campagna europea “Right to repair” (www.r2rc.eu), presentata lo scorso 18 marzo presso la sede dell’Associazione Stampa Estera di Roma. “Quella che stiamo combattendo è una battaglia culturale – ha detto Raffaele Cerminara, responsabile nazionale di Confartigianato Autoriparazione – che deve coinvolgere l’intera filiera dell’after-market. Il rinnovo del BER è fondamentale per permettere alle nostre imprese di garantire gli stessi standard di qualità assicurati finora ai clienti. E’ importante – ha rilanciato – che il know-how delle case automobilistiche sia accessibile a tutti a prezzi competitivi”. Il rischio è che nelle mani dei grandi marchi automobilistici finisca per concentrarsi l’intera filiera, composta dalle autofficine, dai produttori di ricambi e di attrezzature professionali e dai consumatori, che hanno preso parte all’iniziativa. “Siamo allarmati per la possibile violazione delle tutele dei clienti e dei professionisti del settore – hanno dichiarato i rappresentanti di Adiconsum e Federconsumatori – per i clienti è fondamentale il contatto diretto con la persona, con l’artigiano. E’ un rapporto di fiducia che le officine dei grandi marchi non posso assicurare ai propri clienti”. Oltre ai rappresentanti delle Organizzazioni dei produttori e della distribuzione, Aica e Adira, all’incontro ha partecipato anche il Governo, con l’intervento del Sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino. “Secondo il Governo – ha esordito – ogni futuro intervento normativo sul regolamento Monti, quello che ha accolto il BER in Italia, deve garantire un’efficace concorrenza sul mercato dell’autoriparazione. In questo senso – ha aggiunto il Sottosegretario – la modifica all’articolo 75 del Codice della Strada dimostra l’attenzione di questo Esecutivo nei confronti del settore. Oggi mi impegno in prima persona affinché entro due settimane – ha continuato – sia operativo un tavolo tecnico con i rappresentanti dell’intera filiera dell’autoriparazione, del nostro Ministero e di quello per lo Sviluppo economico. Quel tavolo – conclude – sarà anche il punto di contatto con il Parlamento europeo”, sede delle rivendicazioni delle 665mila imprese minacciate dal mancato rinnovo del BER.
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