15 Dicembre 2008, h. 00:00
Scuola di Sistema, al via la prima sessione formativa
L’11 dicembre 2008 è iniziata l’attività della prima Scuola di Sistema di Confartigianato Imprese. Nella cornice di Villa Grazioli a Grottaferrata, alle porte di Roma, sono stati i Segretari ed i Direttori delle Associazioni territoriali ad inaugurare l’ambizioso progetto confederale. Un’iniziativa che parte dalla “necessità di trasmettere, condividere e migliorare le competenze e le conoscenze professionali di chi opera nella nostra Organizzazione – come ha sottolineato il Segretario generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli, alla vigilia dell’inizio delle attività formative – La Scuola di Confartigianato Imprese vuole essere il punto d’unione della nostra formazione di Sistema”. Un Sistema vasto, strutturato e, soprattutto, radicato sul territorio, con 521mila imprese ed artigiani associati, 120 associazioni provinciali, 1.215 sportelli territoriali ed oltre 14mila collaboratori. Che richiede conoscenza di sé, oltre che competenze e professionalità di primo livello. Per questi motivi, la Scuola di Sistema confederale lavorerà sulla formazione in ingresso, fornendo la necessaria preparazione al personale di nuovo inserimento nel Sistema Confartigianato, offrendo tanto la conoscenza della storia e dell’identità culturale di Confartigianato quanto il know how indispensabile per le attività quotidiane dell’Organizzazione. La prima sessione di studio è partita proprio dalla consapevolezza che, in un futuro assai prossimo, le risorse del Sistema andranno ad occupare ruoli professionali sempre più specifici e nevralgici. Tanto per l’offerta di servizi quanto per le dinamiche di rappresentanza che, in un futuro ormai prossimo, vedrà i territori rapportarsi in maniera differente ed innovativa rispetto al passato con i decisori politici. Attività che richiedono un continuo aggiornamento. Alta formazione manageriale, dunque, con la prima due giorni di lavori concentrata sul contesto economico attuale, con elementi di macroeconomia e politica economica introdotti da Giuseppe Sacco, editorialista, economista e professore ordinario di Politica economica internazionale all’Università LUISS di Roma. La lezione del professor Sacco è stata preceduta dal saluto di Riccardo Giovani, direttore delle Relazioni sindacali di Confartigianato Imprese, dalla presentazione degli asset didattici della Scuola illustrati da Giovanni Boccia, responsabile della Formazione di Sistema di Confartigianato, e dalla lezione introduttiva tenuta da Alessandro Broccatelli, Chief Project della Scuola di Sistema di Confartigianato. Nel pomeriggio di giovedì, i quaranta Segretari e Direttori partecipanti si sono confrontati con Roberto Basso, Amministratore Unico di Running, società di consulenza nel campo della formazione e della comunicazione politico-istituzionale, e con Stefano Colarieti, responsabile Area progetti di Running. Una volta di più è stata sottolineata l’importanza di avviare azioni efficaci in termini di rappresentanza sindacale, comunicazione e lobby, capaci di saldare il legame tra le Associazioni provinciali, il proprio territorio di riferimento e gli enti locali, indispensabili per permettere a Confartigianato di confermarsi su più livelli come un forte attore sociale di un Paese che è primo, nel mondo, per numero di micro e piccole imprese. Nella seconda giornata di lavori, quella di venerdì 12 dicembre, si è passati dall’analisi del contesto socio-economico generale alle tecniche e alle pratiche quotidiane. In particolare, grazie agli interventi di Saveria Sechi, Consigliere economico della Camera dei Deputati, e Filippo Mazzotti, componente dello staff tecnico del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi. La “lezione” della dottoressa Sechi è stata l’occasione giusta per comprendere tecnicamente l’iter legislativo di un provvedimento. Non poteva mancare un focus specifico sul recente decreto legge 185/2008, la cosiddetta “manovra anticrisi”, i cui interventi, inevitabilmente, ricadono direttamente sulle micro e piccole imprese italiane rappresentate da Confartigianato. Altro importante tema sull’agenda politica italiana è il federalismo fiscale. Voluto dal 75% degli imprenditori artigiani italiani, secondo quanto emerso da un recente sondaggio commissionato da Confartigianato, di cui ne apprezzano i benefici e le opportunità, tanto da imprenditori quanto da cittadini. Con il federalismo fiscale molte delle competenze proprie, oggi, del Governo nazionale, verrebbero delegate a livello regionale, aumentando così le responsabilità dei diversi Enti locali. Un percorso che sposterà verso i Segretari delle Associazioni territoriali di Confartigianato un maggior numero di responsabilità e di competenze specifiche, perché le decisioni politiche future italiane potrebbero essere prese proprio nei loro territori di riferimento. Per i dirigenti confederali sarà allora importante, avere un “agorà”, uno spazio comune dove scambiarsi opinioni, impressioni e dove condividere le “buone pratiche” realizzate sul territorio. Quello spazio comune sarà la Scuola di Sistema di Confartigianato, un’occasione di studio, di analisi e di confronto.
Notizie correlate:
Nessun articolo correlato.