7 Novembre 2008, h. 00:00

SMALL BUSINESS ACT: A TOURS LA CONFERENZA EUROPEA DELL’ARTIGIANATO E DELLE PICCOLE IMPRESE

Si è tenuta a Tours dal 30 al 31 ottobre la ‘Conferenza europea dell’artigianato e delle piccole imprese’, organizzata in partenariato dalla Commissione Europea e l’Unione Europea dell’Artigianato e delle PMI (UEAPME) su iniziativa dell’Assemblea Permanente delle Camere dei Mestieri (APCM). Obiettivo dell’appuntamento: ribadire come proprio il contributo dell’Artigianato e delle Piccole e Medie Imprese possa favorire lo sviluppo economico e sociale dell’Unione Europea. Una visione ampiamente condivisa dalla Commissione Europea che lo scorso 25 giugno ha presentato lo Small Business Act, il pacchetto di iniziative e proposte di azioni politiche da attuare a livello europeo e negli stati membri per valorizzare 23 milioni di piccole e medie imprese europee, di cui 6 milioni in Italia. L’evento, al quale ha partecipato il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, ha riunito diverse centinaia di partecipanti, tra rappresentanti dell’artigianato e delle piccole imprese, autorità pubbliche nazionali ed europee, membri delle istituzioni comunitarie (Günter Verheugen, vice presidente della Commissione Europea), del parlamento europeo e del Governo francese (Hervé Novelli, Ministro del Commercio, Artigianato, Piccola e media industria; Jean-Pierre Juyet Ministro degli Affari Esteri). Lo Small Business Act rappresenta un importante passo avanti verso un’Europa delle imprese con meno burocrazia e maggiori opportunità di sviluppo per le PMI, una pietra miliare nell’attuazione della Strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione. Con lo SBA la Commissione Europea e i singoli stati membri sono chiamati a semplificare la pubblica amministrazione e a tagliare gli oneri amministrativi verso le piccole imprese applicando il principio dello “Think Small first” ovvero “pensare innanzitutto in piccolo”. I rappresentanti del mondo dell’artigianato e delle piccole imprese hanno indicato, nel corso della Conferenza, i possibili miglioramenti da apportare allo Small Business Act, precisando la portata dello strumento e le misure in esso contenute, e valutando in modo particolare l’applicazione pratica dello SBA per le piccole imprese nella loro vita quotidiana. I contributi di Confartigianato alla Conferenza, illustrati dal Presidente Guerrini nel corso di una tavola rotonda, hanno riguardato due temi di grande importanza per le PMI quali l’innovazione e la qualità delle produzioni. Elementi di forza del sistema delle piccole imprese e delle imprese artigiane che, se opportunamente valorizzati, possono contribuire a innescare nuovi cicli economici, un fattore decisivo soprattutto in una fase economica difficile come l’attuale. “Nel contesto di crisi economica che attraversa non solo il continente europeo, le piccole imprese – ha spiegato Guerrini – rappresentano la struttura produttiva fondamentale per garantire una ripresa economica reale a patto che queste sviluppino innovazione di prodotti, processi e marketing, riscoprendo una capacità di stare in rete per condividere conocenza ed opportunità offerte dal mercato”. “Credo che, per le nostre imprese – prosegue Guerrini – sia molto più importante dare ai prodotti realizzati un valore aggiunto sempre maggiore nella percezione del mercato e della domanda, piuttosto che lavorare su una logica competitiva basata esclusivamente sul contenimento dei costi perché risulterebbe perdente alla luce dei bassi costi di produzione che hanno i paesi emergenti nostri competitor. Il valore aggiunto per le imprese si può garantire proprio tramite l’innovazione ma a due condizioni: che le piccole imprese siano maggiormente avvicinate ai centri di conoscenza (università e centri di ricerca) e che imparino a lavorare in rete perché l’aggregazione è il corollario utile per produrre innovazione”. “L’attuazione dello SBA – conclude Guerrini – potrà permettere di ritarare la politica economica dell’Unione Europea in funzione delle esigenze specifiche delle piccole imprese e dell’artigianato e, di conseguenza, sostenere i processi di innovazione, aggregazione e competitività che sono la caratteristica principale del tessuto produttivo europeo”. Tra le attese di Confartigianato in tema di innovazione, Guerrini ha segnalato l’esigenza che l’Europa compia un ulteriore sforzo a sostegno di politiche per la ricerca e l’innovazione ancora più strette e calzanti con la reale dimensione del tessuto imprenditoriale europeo che conta per circa il 98% piccole e medie imprese. In sostanza, l’ipotesi è quella di una messa in discussione dei meccanismi sia europei che nazionali che favoriscono il finanziamento di grandi importi a poche imprese anziché piccoli finanziamenti a un numero maggiore di imprese che fanno innovazione. Diverse le azioni che il Presidente di Confartigianato, nel corso del suo intervento, ha indicato come necessarie per avvicinare le politiche europee di sostegno all’innovazione alle PMI. In primo luogo, Guerrini ha sollecitato “la reale semplificazione dei processi di accesso e risposta ai bandi e uno snellimento delle attività di rendicontazione”. Successivamente ha indicato come necessari “l’innalzamento delle percentuale delle risorse dedicate alle PMI e la previsione di un sistema di accompagnamento e di assistenza tecnica per la predisposizione dei progetti, per aiutare il piccolo imprenditore a tradurre la propria idea innovativa in un progetto strutturato”. Sollecitato anche il “ripensamento dei criteri di accesso a programmi come Eurostars che pur volendo occuparsi di PMI, è paradossalmente aperto solo a imprese che investono il 10% del proprio fatturato in sviluppo”.

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