5 Novembre 2008, h. 00:00

CREDITO: DA “PROGETTO ITALIA” 5 MILIARDI ALLE PICCOLE IMPRESE

Cinque miliardi di euro per favorire l’accesso al credito da parte delle piccole imprese italiane. E’ l’obiettivo del progetto di UniCredit Group denominato “Impresa Italia, realizzato con le Associazioni di categoria – tra queste Confartigianato – attraverso i Confidi. Il progetto, lanciato dal gruppo di piazza Cordusio, è stato presentato il 5 novembre a Roma dall’amministratore delegato di Unicredit Group Alessandro Profumo che ha firmato una lettera di intenti insieme ai rappresentanti delle principali associazioni di categoria dell’artigianato – per Confartigianato erano presenti il Presidente Giorgio Guerrini e il Segretario Generale Cesare Fumagalli – dell’agricoltura, del commercio, dell’industria e delle cinque principali Federazioni dei Confidi, tra le quali Fedart Fidi, rappresentata dal Presidente Daniele Alberani e dal Coordinatore Nazionale Luciano Consolati. Attraverso “Impresa Italia” Unicredit, valorizzando la garanzia dei Confidi, renderà disponibili 5 miliardi di euro di nuovi finanziamenti destinati alle aziende di piccole dimensioni. La quota più rilevante, tre miliardi, sarà destinata alle micro imprese, mentre i restanti due miliardi andranno alle imprese medio-piccole. Grazie al progetto, le imprese potranno contare sia su crediti a breve termine, in sostanza su iniezioni di liquidità per rafforzare la gestione del “circolante aziendale”, sia a medio-lungo termine, per effettuare gli investimenti. “Apprezziamo l’impegno di UniCredit. Per consentire alle micro e piccole imprese di fronteggiare la crisi finanziaria – ha dichiarato il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini – considero fondamentale la valorizzazione del sistema di garanzia offerto dai Consorzi Fidi e l’individuazione di strumenti che favoriscano la trasformazione delle esposizioni dal breve al medio termine”. Dopo settimane di forti preoccupazioni circa la tenuta del sistema bancario italiano, e del rischio conseguente di chiusura dei rubinetti del credito, il progetto “Impresa Italia” attenua le ombre che si sono profilate sul futuro delle piccole imprese. La risposta alla paventata crisi di liquidità, che, come più volte denunciato da Confartigianato, avrebbe avuto come effetto più immediato la caduta degli investimenti, con effetti immaginabili per l’economia italiana il cui tessuto produttivo è rappresentato al 99,4% da PMI, il gruppo UniCredit l’ha data concretamente attraverso il nuovo piano di finanziamenti alle PMI. “Molti segnali indicano che la crisi che ha colpito i mercati finanziari è destinata a trasferirsi sull’economia reale – ha dichiarato l’Amministratore di UniCredit Profumo -. Compito prioritario del sistema bancario, in questa fase, è operare per ridurre l’impatto della crisi assicurando, attraverso il credito, il necessario sostegno all’economia. Con questa iniziativa UniCredit vuol dare un segnale concreto della propria volontà di essere al fianco delle imprese e, in particolare, di quelle di piccole dimensioni, che rappresentano una parte fondamentale del tessuto produttivo del Paese”. Uno dei pilastri principali su cui poggia il progetto è rappresentato dai Confidi, il cui ruolo fondamentale consiste nel fornire garanzie per consentire ai piccoli imprenditori di ottenere i finanziamenti necessari ad effettuare investimenti e creare occupazione. Un ruolo chiave, ribadito con forza dal Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, che ai primi segnali di passaggio della crisi d’oltreoceano dal mercato finanziario all’economia reale, ha chiesto al Governo di assumere tutte le iniziative per potenziarne l’attività. Una richiesta che apre anche il pacchetto di proposte, la cosiddetta “terapia d’urto”, che Confartigianato ha illustrato a Palazzo Chigi lo scorso 30 ottobre, presenti il premier Silvio Berlusconi e i ministri Giulio Tremonti, Altero Matteoli, Claudio Scajola, Renato Brunetta e il sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta.

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