12 Settembre 2008, h. 00:00

L’Autotrasporto tiene accesi i motori

E’ tregua tra gli autotrasportatori e il Governo. Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, nel corso dell’incontro del 10 settembre con l’Unatras (la sigla che riunisce le principali organizzazioni del settore tra le quali Confartigianato Trasporti) e il Coordinamento Cooperativo ha ribadito la sua volontà di “rendere concreti in tempi brevissimi gli impegni che l’Esecutivo ha assunto con gli autotrasportatori a giugno”. Sulla garanzia del Ministro rientra lo stato di agitazione della categoria e si allontana lo spettro di un nuovo fermo dei mezzi, ipotesi che era circolata nei giorni scorsi. L’agenda fissata da Matteoli prevede per il 17 settembre la convocazione della Sottocommissione 1 presso gli uffici del Sottosegretario Bartolomeo Giachino. All’ordine del giorno la prosecuzione dell’esame degli impegni sottoscritti con il Protocollo d’intesa del 25 giugno 2008. Incassato con fiducia l’impegno di Matteoli, Unatras e Coordinamento Cooperativo rimarcano in una nota che comunque la guardia rimane alta e che vigileranno con attenzione “affinchè non ci siano ulteriori ritardi nell’applicazione dell’accordo”. Il nodo che rimane ancora da sciogliere, all’origine del malcontento della categoria, è la mancata attuazione dei provvedimenti che rendono spendibili parte degli oltre 600 milioni di euro previsti dal decreto legge 25 giugno 2008 n.112. In particolare il Governo non ha licenziato il provvedimento che fissa la ripartizione delle spese tra i vari ministeri coinvolti dalle misure e non ha ancora emanato la circolare necessaria a dare attuazione alla legge 133/08 che stabilisce l’obbligo di adeguare il corrispettivo per le prestazioni di trasporto all’andamento del costo del gasolio. In sostanza, alcuni sassolini formali inceppano un meccanismo di importanza vitale per la categoria, ma la volontà politica c’è, come garantito dal Ministro Matteoli che già questa estate si era impegnato in prima persona per individuare gli strumenti normativi e finanziari per mettere al riparo il comparto dal caro gasolio e per favorire la trasparenza dei rapporti contrattuali tra autotrasportatori e clienti. Un impegno positivo che Confartigianato Trasporti non aveva mancato di sottolineare. In questi giorni al Ministero delle Infrastrutture si sta ragionando anche sull’utilizzo degli oltre duecento milioni di euro che il Governo ha assegnato all’autotrasporto attraverso i fondi provenienti dallo smantellamento di Sviluppo Italia. Tra le ipotesi sul tavolo rientrerebbero la prosecuzione delle agevolazioni per il rinnovo del parco veicolare (acquisizione di mezzi euro 5); alcune iniziative nel campo del trasporto combinato gomma-ferro; l’accelerazione dei processi di aggregazione di imprese; l’attribuzione di risorse per la riduzione dei pedaggi autostradali. Confartigianato Trasporti e le altre organizzazioni rappresentate da Unatras hanno avanzato la proposta al sottosegretario Giachino di destinare parte di tali risorse alla costituzione di un Fondo di Garanzia per agevolare l’accesso al credito delle imprese che esercitano l’attività di trasporto merci. La richiesta, ufficializzata attraverso una nota, si basa sulla possibilità offerta dal regolamento Cee 128/2006, il cosiddetto “de minimis” (aiuti minori), che prevede la concessione di aiuti individuali alle imprese di trasporto su strada fino a un tetto massimo di 750.000 euro e al limite dell’80% del prestito sotteso: aiuti individuali trasparenti che non ricadono nella categoria degli aiuti di Stato perché previsti dalla normativa comunitaria.

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