4 Luglio 2008, h. 00:00
Al “Premio Margutta” in passerella l’Alta moda artigiana
Anche quest’anno i giovani stilisti dell’Haute Couture, selezionati da Confartigianato Moda, sono scesi in passerella nel corso del “Premio Margutta – La via delle arti”, l’immancabile appuntamento dell’agenda mondana di Roma, che quest’anno ha premiato tra gli altri Maria Grazia Cucinotta nella categoria cinema, Francesca Chillemi per la fiction, Fabrizio Frizzi per la Tv, Elsa Martinelli per l’Italian Style nel mondo. Quattro le maison di moda ammesse all’ottava edizione della kermesse che rappresenta un’importante vetrina per valorizzare e promuovere nella capitale dell’alta moda italiana le nuove griffe. In passerella le creazioni delle Gemelle Donato, di Nina Voluta, di Rosario Farina, di Addamo Couture. Oltre a Confartigianato Moda, all’evento ha partecipato attivamente anche Confartigianato Alimentazione che ha allestito il banchetto di chiusura della serata. Giacomo Deon, Presidente degli alimentaristi della Confederazione riassume con una battuta la filosofia della partecipazione. “Mi sembra chiaro: dal gusto della vista, a quello del palato”. “Il Premio Margutta è una grande vetrina per i giovani talenti – spiega Luciano Grella, Presidente dell’Associazione nazionale sarti e stilisti di Confartigianato -. Anche l’anno scorso ho fatto la selezione delle sartorie artigiane che hanno presentato il defilè. E’ un’ottima opportunità per i ragazzi perché oltre a promuovere i big che si sono distinti durante l’anno, dà la possibilità agli emergenti di far sfilare le proprie creazioni. E la visibilità è importante. Lo è dappertutto, ma in questo campo lo è in modo particolare. E’ proprio la mancanza di visibilità, la disattenzione dei media, a spingere molti ragazzi lontano dalla moda. Sono certi di non poter conquistare una passerella. Ma qui non è così”. Originale e innovativa la formula scelta quest’anno per presentare le creazioni dei giovani stilisti artigiani: quattro “Corti di moda” hanno sostituito i tradizionali “outfits”. Accontentati anche i puristi, quelli che non si accontentano delle immagini che scorrono sullo schermo ma che vogliono sentire anche il fruscio della stoffa. Al termine di ogni proiezione, infatti, una breve passerella ha messo in scena abiti tutt’altro che virtuali. Ogni corto, della durata di circa due minuti, ha proposto l’antica contaminazione tra arte e moda, raccontata attraverso le creazioni delle maison artigiane ambientate in prestigiose location di Via Margutta e via del Babuino. Gli abiti impalpabili e raffinati delle Gemelle Donato fra gli antichi reperti archeologici di una galleria d’antiquariato; lo stile moderno e ricercato delle creazioni di Nina Voluta negli spazi avveniristici dell’Art Hotel; la sartorialità della tradizione napoletana, tradotta in chiave contemporanea da Rosario Farina in una galleria d’arte moderna. Ed infine le classiche creazioni sartoriali di Addamo Couture ambientate nella prestigiosa galleria d’Arte Benucci. Appunti per le didascalie delle foto: 1.DSC: Le Gemelle Donato e le loro creazioni 2.DSC- 3.DSC: Luciano Grella, presidente dell’Associazione nazionale sarti e stilisti di Confartigianato, consegna il “Premio Margutta” a Maria Grazia Cucinotta. 4.DSC Giacomo Deon, Presidente di Confartigianato Alimentazione posa accanto a Maria Grazia Cucinotta. 5.DSC – 6.DSC: Le creazioni della stilista Claudia Addamo 7.DSC –8.DSC –10.DSC: Le creazioni di Nina Voluta
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