4 Giugno 2008, h. 00:00

Meeting Confartigianato Persone – Progetto Alzheimer, presentati i primi risultati dei questionari

A Senigallia, durante il Meeting di Confartigianato Persone, sono stati presentati i primi dati dei questionari predittivi sull’Alzheimer, raccolti dall’Anap sia durante la giornata nazionale del 29 marzo scorso sia nelle sedi territoriali. I risultati, elaborati dai ricercatori del Dipartimento di Scienze dell’invecchiamento dell’Università La Sapienza di Roma, si riferiscono ai primi 120 questionari predittivi compilati dai soci Anap. Dalle prime valutazioni, risulta che il 67,2% del campione ha un lieve rischio di andare incontro ad un deficit cognitivo, un rischio che diventa moderato per il 30,3% dei casi analizzati. Il 2,5%, invece, corre un severo pericolo di incorrere in un deficit cognitivo. Un coefficiente che nasce dal confronto incrociato di diversi fattori. Come le abitudini alimentari, dove si è registrata la tendenza ad un’alimentazione regolare nell’88,2% dei casi, con il restante 11,8% che invece ha una propensione all’eccesso. Ci sono poi il consumo di alcool, con il 57,1% di soci che dichiara di non farne uso, o il vizio del fumo, con il 73,9% che si dichiara non fumatore, mentre il 23,5% fuma e il restante 2,5% è un ex fumatore. Fondamentale, per una corretta predizione dell’Alzheimer, è l’analisi di eventuali disturbi medici della famiglia. Casi di parenti affetti da demenza, da diabete, da ipertensione o da dislipidemia evidenziano una maggiore propensione all’insorgere di demenze. Dall’analisi di questo primo campione di soci Anap, è comunque emersa una discreta assenza di patologie nei famigliari di primo o secondo grado. Il Dipartimento di Scienze dell’invecchiamento continuerà ad analizzare gli oltre tremila questionari raccolti, con l’obiettivo di contribuire a monitorare la salute dei soci e allo sviluppo della ricerca contro quella che può essere considerata una delle più devastanti malattie degenerative della terza età.

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