4 Giugno 2008, h. 00:00

Meeting Confartigianato persone – L’uomo in una società in evoluzione, che migra ed invecchia

Protagonista del primo Meeting Nazionale di Confartigianato Persone, che si è svolto a Senigallia dal 28 al 31 maggio scorsi, è l’uomo. L’uomo come imprenditore, ma non solo. Come migrante in una società sempre piùmultietnica e globalizzata, come cittadino fruitore dei servizi pubblici sanitari e come parte integrante di una società che vede aumentare continuamente la propria aspettativa di vita. Di tutti questi aspetti si è parlato a Senigallia con tre tavole rotonde tematiche. La prima, dall’emblematico titolo “L’imprenditore come Uomo”, ha visto la conduzione del sociologo Giulio De Rita e gli interventi dell’onorevole David Favia, del prof. Gian Luca Gregari, vicepreside della facoltà di Economia dell’Università Fuà di Ancona, di Giorgio Cataldi, responsabile dell’Ancos e coordinatore del Caaf Confartigianato, di Tullio Uez, vicepresidente di Confartigianato, e di Claudio Latini, dell’Ufficio comunicazione dell’Associazione di Ancona. Gli interventi si sono concentrati sui ritmi, non soltanto imprenditoriali, della società moderna. “I tempi ed i modi di vita attuali ci impongono – ha sottolineato il prof. Giulio De Rita – un’attenta riflessione sull’uomo e sul suo ruolo nella società moderna. Abbiamo istituito l’Osservatorio uomo – imprenditore proprio per studiare l’economia della persona, con gli elementi necessari che lo arricchiscono e lo preparano alla “sopravvivenza” in una società che ha perso di vista i bisogni sociali dell’uomo”. A seguire, nella sala della Mediateca della biblioteca di Senigallia, si è parlato di economia e sanità durante la tavola rotonda dal titolo “Invecchiamento della popolazione”. Tema centrale dei lavori, condotti dalla dott.ssa Maria Lucchetti, è stata la risposta in termini di beni e servizi che la sanità deve offrire ad una società che sta cambiando ed invecchiando e che, per questo, ha bisogno di nuova offerta di servizi. Tra le riposte ai nuovi stili di vita della società moderna c’è anche quella dell’integrazione tra culture diverse. Accogliere e condividere esperienze e bagagli culturali appartenenti a realtà diverse. Per questo, durante la manifestazione di Senigallia, una tavola rotonda ha discusso le politiche legate all’immigrazione, e quindi alle pratiche necessarie per eliminare le discriminazioni razziali, innanzitutto dai luoghi di lavoro. Ne hanno parlato Antonio Payar, che ha illustrato alla platea l’esperienza dello “Sportello immigrazione”, e Matilde Di Venere, responsabile per Confartigianato del Progetto Ahead. Un progetto ambizioso che, utilizzando diversi strumenti, tra cui una guida allegata a Il Sole 24 Ore, cerca di “educare” aziende e imprese alla cancellazione delle discriminazioni etniche nel mondo del lavoro. Considerando, infatti, che il lavoro rappresenta un momento decisivo per l’aggregazione culturale e l’integrazione sociale.

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