4 Giugno 2008, h. 00:00

Meeting Confartigianato Persone – L’artigianato pensa alla mutua integrativa

“Dalla mutua artigiana alla mutua artigiana?”. Questa la domanda, ironicamente retorica, che ha concentrato l’attenzione durante l’ultima giornata dei lavori del primo Meeting di Confartigianato Persone. Ancora una volta lo scenario è stato quello della Chiesa dei Cancelli di Senigallia, ed ancora una volta la Sanità è stata nel mirino della discussione. I numeri del rapporto “Pensionati e sanità” dell’Ufficio studi di Confartigianato hanno evidenziato, tra gli altri, due problemi: da una parte l’efficienza del sistema sanitario nazionale, dall’altra la tendenza ad una popolazione sempre più anziana. In Italia, infatti, la terza età rappresenta il 19,6% della popolazione. Inoltre, secondo le stime dell’Istat, nel 2051 questa porzione di cittadini dovrebbe aumentare fino a rappresentare il 34,3% del totale degli italiani. Stime che impongono un’analisi dei servizi offerti, dei loro costi e, di conseguenza, della loro efficienza. Soltanto nel 2006 la spesa pubblica per la sanità ha superato i 100 miliardi di euro, 101.427 milioni di euro per la precisione, il 6,9% del Pil italiano. Per quanto riguarda l’efficienza del servizio sanitario pubblico, basta un dato per dimostrare che macchinari a disposizione e possibilità di assistenza offerte ai cittadini non coincidono. Le strutture sanitarie italiane, in rapporto al numero di abitanti, dispongono del triplo delle apparecchiature diagnostiche di quelle francesi, quasi il doppio rispetto agli ospedali tedeschi e spagnoli. Nonostante ciò, per una Tac un cittadino italiano deve aspettare 4 mesi, “soltanto” 3 mesi e 20 giorni, invece, per una risonanza magnetica. Si potrebbe ricorrere alle strutture private, dove una risonanza, però, costa in media 361 euro. La conseguenza è che chi può permetterselo ricorre ai centri diagnostici privati, circa il 33% degli italiani, chi invece non può aprire il portafoglio si mette in coda ed aspetta. La risposta a queste esigenze ci sarebbe e se ne è discusso durante i lavori della tavola rotonda. L’idea è quella di costituire un fondo di assistenza integrativa dedicato espressamente agli artigiani, in sostanza una nuova Mutua Artigiana. Sul palco hanno preso la parola il dott. Tucci, primario del Quavio di Siena, un ente no profit per l’assistenza ai malati oncologici, ed il dott. Stefano Tenti di Arezzo, direttore sanitario della clinica “Poggio del Sole” e della Sapra, società di assistenza sanitaria privata. A conclusione dei lavori della tavola rotonda, l’ultima nel programma del primo Meeting nazionale di Confartigianato Persone, ha preso la parola il Presidente dell’Anap Enzo Ciccarelli, che ha espresso la propria “soddisfazione per un evento riuscito grazie ai nostri associati, agli amici dell’Associazione di Ancona e a tutta la squadra di professionisti che si è impegnata per una manifestazione tanto impegnativa. Sono convinto che con questa prima edizione abbiamo lasciato la prima importante traccia che lascia aperto il cammino alle persone di Confartigianato”. Il primo Meeting di Confartigianato Persone si è chiuso sulle note della “Filarmonica Guido Monaco di Arezzo”, diretta dal Maestro Filippo Zambelli. Un’orchestra particolare perché composta da giovani diplomati al conservatorio e da anziani che hanno riscoperto, grazie all’aiuto di Confartigianato, la passione per la musica. “La nostra filarmonica vive dell’entusiasmo dei giovani ma anche e soprattutto degli anziani – ha confermato Zambelli – i “nonni” sono una scintilla, simpatici e pieni di entusiasmo, fondamentali per la nostra attività musicale”.

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