3 Giugno 2008, h. 00:00
Albo dei gestori ambientali: l’intervento di Confartigianato taglia i costi per le imprese
Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, in una lettera inviata lo scorso marzo all’allora Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, aveva definito “un vero scandalo” l’aumento delle tasse e dei contributi che tra il 2007 e il 2008 hanno spinto fino 338 euro la cifra che ogni impresa deve sborsare per l’iscrizione obbligatoria all’ “Albo nazionale dei gestori ambientali”. A seguito dell’intervento Confederale, il Ministero dello Sviluppo Economico ha accolto la richiesta del Presidente Guerrini di porre rimedio a uno “stillicidio di tasse e tributi che non migliora di nulla la tutela ambientale” e il 26 maggio ha predisposto una riduzione sostanziale di una delle componenti – di sua diretta competenza – che contribuiscono maggiormente a rendere elevato il costo per l’iscrizione all’Albo: i diritti di segreteria. Che passano da 120 euro per le società (23 per le ditte individuali) a 10 euro. Grazie alle pressioni di Confartigianato, con lo stesso provvedimento il Ministero dello Sviluppo Economico ha abolito anche l’incredibile tassa che le imprese sono tenute a pagare in caso di richiesta di cancellazione dell’Albo, e ha ridotto da 30 a 25 euro il costo di vidimazione dei registri dei rifiuti effettuata dalle Camere di Commercio. In quest’ultimo caso, la riduzione di soli 5 euro appare modesta, ma considerato che ogni anno vengono rinnovati circa un milione di registri, la cifra complessivamente risparmiata dalle imprese è di circa 5 milioni di euro l’anno. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha chiarito che la procedura di iscrizione con i nuovi diritti entra in vigore a partire dal prossimo 1° luglio. Nessun rimborso è previsto per le imprese che hanno pagato con i diritti attuali, o per quelle che si iscriveranno entro il 30 giugno. Anche le nuove tariffe per la vidimazione dei registri dei rifiuti scatteranno solo il 1° luglio.
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