21 Maggio 2008, h. 00:00

Azzeramento dell’Ici e detassazione degli straordinari, queste le prime misure del Governo Berlusconi

Alla vigilia del primo Consiglio dei Ministri del quarto Governo Berlusconi, il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha convocato le parti sociali a Palazzo Chigi per illustrare i primi provvedimenti che l’Esecutivo intende approvare per favorire la crescita economica del Paese e per sostenere i redditi dei lavoratori: “abolizione dell’Ici sulla prima casa e detassazione sperimentale degli straordinari e dei premi di produttività”. Nessun incremento della tassazione è previsto per la copertura di bilancio dei due provvedimenti. Tremonti ha spiegato che il finanziamento “sarà operato con la corrispondente riduzione di incremento discrezionale, e non particolarmente produttivo, della spesa pubblica. Incrementi operati durante la campagna elettorale con il Decreto mille proroghe e appena prima con la Legge finanziaria per il 2008”. In sostanza, i circa 4 miliardi di euro necessari per la copertura del decreto saranno ottenuti sforbiciando alcune voci di allargamento della spesa pubblica approvate tra dicembre e gennaio. Ma i tagli alle spese, secondo Tremonti, non basteranno per rimettere in sesto i conti dello Stato e per mantenere gli impegni di finanza pubblica assunti dal Governo Prodi con l’Unione Europea. Sarà indispensabile intervenire anche sul lato delle entrate fiscali: “Resta fermo l’obiettivo di contrasto dell’evasione fiscale, puntando al federalismo fiscale che sarà oggetto di un’intensa, ampia e condivisa discussione con l’opposizione”. Con l’obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2011. Per fare ciò il Governo dovrà reperire nel triennio 2009-2011, “tra i 20 e i 30 miliardi di euro”. All’incontro di Palazzo Chigi, guidato dai Ministri dell’Economia, Giulio Tremonti, del Lavoro, Maurizio Sacconi, dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, ha partecipato quasi tutto il Governo. Erano presenti infatti anche il Ministro per l’Attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi, quello degli Esteri, Franco Frattini, dell’Innovazione nella Pa, Renato Brunetta, il ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto, dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, delle Infrastrutture Altero Matteoli, delle Pari opportunità, Mara Carfagna. Giudizio positivo sulle misure è stato espresso dal Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, presente al vertice insieme al Segretario della Confederazione Cesare Fumagalli. “Apprezziamo sia il metodo di coinvolgere le parti sociali sia il merito dei primi interventi annunciati dal Governo – ha dichiarato Guerrini –. Ma ora ci aspettiamo che la concertazione trovi un ambito più ristretto e reale rispetto alle esigenze delle rappresentanze dell’impresa e che arrivino altri segnali che permettano al Paese di agganciare la ripresa e di ridurre i gap rispetto all’Ue”. Una richiesta che si lega strettamente alla preoccupazione espressa dal Ministro Tremonti sulla situazione economica generale del Paese. “Non nascondiamo e non ci nascondiamo – ha dichiarato il Ministro dell’Economia – le difficoltà e le criticità. Nell’economia reale troviamo una crescita intorno allo zero”. Da qui l’esigenza del Governo di dare rapida e piena attuazione alle misure annunciate. Il provvedimento di detassazione degli straordinari e dei premi di produttività, misura sollecitata da tempo da Confartigianato, è stato illustrato dal Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. Il meccanismo fissa in 35 mila euro di reddito il tetto massimo per beneficiare dello sconto. Prevista una cedolare secca del 10% che si applicherà per le erogazioni fino a 3.000 euro. L’intervento, che riguarderà tutte le componenti variabili dello stipendio collegate alla maggior produttività (straordinari, premi e incentivi) avverrà in due tempi. Il primo, sperimentale, sarà operativo da giugno a dicembre e riguarderà i lavoratori del settore privato. Esclusi dalla prima fase i dipendenti pubblici, che rientreranno nella seconda fase, quando il beneficio fiscale sarà esteso alla globalità dei lavoratori dipendenti. Il Ministro dell’Innovazione nella Pubblica Amministrazione Brunetta, ha anticipato che a novembre il Governo ha fissato una prima verifica. Se i risultati saranno positivi, solo allora sarà realizzata un’omologazione degli incentivi fiscali tra pubblico e privato. L’Ici sulla prima casa, già ridotta dal Governo Prodi, scompare definitivamente “a partire dal versamento di giugno”, come ha precisato il Ministro Tremonti. In via di cancellazione anche l’imposta sulle pertinenze dell’abitazione come garage, cantine e soffitte. Non cambiano invece le categorie catastali ammesse al beneficio, che rimangono quelle previste in precedenza, con esclusione, quindi, di ville, castelli e abitazioni di lusso. Non saranno i Comuni a far le spese del taglio dell’imposta: questi ultimi, infatti, saranno compensati in “maniera integrale e istantanea”.

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