9 Aprile 2008, h. 00:00

“Load profiling”? Solo per chi lo sceglie: non aumentano più le bollette elettriche delle PMI

Le bollette elettriche delle PMI non aumenteranno. Almeno non a causa del “load profiling”, il nuovo metodo di calcolo dei consumi introdotto dall’Autority per l’energia, attivo dal primo aprile. La conferma è venuta direttamente dal Presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, Alessandro Ortis, nel corso di un incontro con il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini. Nelle scorse settimane era stata proprio Confartigianato a lanciare l’allarme circa i danni economici che la “profilazione in funzione del carico”, avrebbe causato alle piccole imprese che concentrano i consumi nella fascia oraria di massimo prezzo, quella compresa tra le 8 e le 18, dal lunedì al venerdì. Aumenti che l’Ufficio Studi di Confartigianato aveva stimato in circa 226 milioni di euro. Ad essere penalizzate sarebbero state soprattutto le imprese di due comparti, l’edilizia e il manufatturiero, già in affanno per specifiche criticità congiunturali. In una lettera del 18 marzo, il presidente Guerrini aveva invitato Ortis a “prendere in considerazione l’allarme che proviene dal nostro mondo” e a voler “ponderare tutte le misure di accompagnamento idonee a diluire nel tempo una ricaduta così pesante e difficilmente sostenibile, garantendo al mercato, agli operatori e agli utenti finali, il tempo di organizzarsi affinché il passaggio avvenga con logiche di omogeneità, equità e trasparenza”. La risposta all’invito di Confartigianato, Ortis l’ha data direttamente al Presidente Guerrini. Il Presidente dell’Autority ha chiarito che il “load profiling” non produrrà nessun cambiamento significativo per le imprese che usufruiscono del servizio di maggior tutela (piccole imprese con meno di 50 dipendenti, un fatturato annuo o un totale di bilancio non superiore a 10 milioni di euro e i cui punti di prelievo sono connessi in bassa tensione). Nessuna esclusa. Neppure quelle che tecnicamente dovrebbero essere già interessate dalla misura, perché dotate di misuratore elettronico. Anche queste ultime continueranno “transitoriamente” a pagare il prezzo monorario e verranno trattate per fasce solo ai fini del dispacciamento dell’energia come previsto dalla delibera 237 e dal Testo integrato di vendita. Nessuna sorpresa in agguato dietro all’avverbio “transitoriamente”, che il Presidente Ortis ha tradotto con: “fino a quando il mercato non sarà maturo”. Quindi certamente non ora. Nel corso dell’incontro è stato sciolto un altro importante nodo. In un primo momento l’Autorità aveva stabilito che le imprese che decidevano di rivolgersi al mercato libero per l’acquisto di energia passavano automaticamente dal prezzo monorario al prezzo per fasce. Un passaggio che di fatto avrebbe vanificato ogni beneficio. Ora l’automatismo è venuto meno: le aziende sono libere di scegliere il profilo tariffario più in linea con le proprie esigenze. Soddisfazione per il chiarimento è stata espressa dal Presidente di Confartigianato che ha auspicato una sempre più stretta collaborazione con l’Auotrità per l’Energia al fine di migliorare le condizioni di accesso delle piccole imprese al mercato energetico.

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